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La collina sopra Poggibonsi, dove sorge la Fortezza di Poggio Imperiale, è stata interessata tra il 1992 e il 2008 da scavi condotti dall'Università degli Studi di Siena che hanno portato alla luce i resti di un villaggio di periodo franco (IX secolo), ricostruito nell'Archeodromo, il primo museo all'aperto in Italia sull'Alto Medioevo visitabile tutte le domeniche dalle 13.00 alle 17.00 con ingresso gratuito( gli altri giorni su prenotazione: www.archeodromopoggibonsi.it ). Si tratta di un progetto di archeologia sperimentale che si ripropone di raccontare la storia toccando con mano come si viveva all'epoca di Carlo Magno. Nel corso della visita s'incontra il dominus che vive nella Longhouse, la residenza padronale di circa 140 metri quadrati, intorno alla quale si estende il villaggio. Fatto di capanne, è abitato dai servi che si dedicano al lavoro nei campi e ospita laboratori destinati ad attività artigianali, dove si osservano il fabbro che forgia gli utensili e le armi, il fornaio che impasta e cuoce la sue buonissime schiacciate aromatizzate all'olio e rosmarino, il correggiaio che lavora il cuoio e le tessitrici intente al telaio (nel tempo l'Archeodromo verrà ampliato con la costruzione di altre capanne che ospiteranno la macelleria, il granaio, la fornace da ceramica, etc. D'estate vengono fatte molte attività come: cene a tema, a intrattenimenti per i più piccoli e serate dedicate all'astronomia. Nel corso di queste ultime gli operatori raccontano com'era il cielo al tempo di Razo mentre durante le cene vengono presentati piatti e tipici dell'epoca come maiale arrosto, zuppa di farro, torta di castagne ecc. e il pasto viene allietato da racconti verosimili che riguardano vicende che risalgono a quei tempi. La costruzione dell'Archeodromo ha portato Poggibonsi all'attenzione di molti turisti provenienti anche da altre regioni d'Italia e non solo. Visitandolo ci si trova immersi nella storia ed i ragazzi vengono coinvolti in prima persona e si interessano alla storia in maniera diversa dal solito, per questo sono molte le scuole che lo hanno già visitato. Nel Parco Archeologico, su prenotazione, si effettuano anche visite guidate agli scavi che hanno riportato alla luce la città di Poggio Bonizio, che i fiorentini distrussero e rasero al suolo nel 1270, obbligando la popolazione a scendere a Borgo Marturi, l'attuale Poggibonsi. Il progetto - finanziato da Arcus Spa, promosso dalla Fondazione Musei Senesi e dal Comune di Poggibonsi e realizzato dall'Insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale attivo presso il Dipartimento di Scienze storiche e beni culturali dell'Università degli Studi di Siena con Arké Archeologia Sperimentate e Archeotipo srl - è stato insignito del Premio Nazionale Francovich, vincendone la terza edizione sia nella giuria scientifica sia in quella popolare. Questo premio conferito dalla Sami (Società degli Archeologi Medievalisti Italiani) è l'ennesimo apprezzamento del lavoro svolto in questi anni da tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'opera.
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