S. Andrea

in Malcenis

 
     
   

S. Andrea in Malceni:

Già identificato da Lusini e Schiapparelli con una supposta chiesa d S. Andrea in Montalcino, mai esistita.

I due autori sono giunti a questa conclusione, interpretando il toponimo "Malcenis" come abbreviazione di  "Mons Alcenis" o Montalcino.

L'Estimo 49 di Trequanda del 1320 la registra nel territorio di Trequanda con l'appellativo: "Plebs S. Andreae in Malcenis": tuttavia già dal 1275, come appare nelle Rationes Decimarum della Tuscia, era stata privata dei suoi antichi diritti plebanali, trasferiti nella chiesa di S. Maria posta all'interno del castello di Trequanda.

 

 

S. Andrea in Malcenis, particolare

 

 

Si volle però riconoscere in parte il patronato di S. Andrea col dedicargli, entro il castello, una cappella, la cui prima pietra fu messa dal Cardinale Legato Gaetano Orsini nel 1327.

Dell'antica pieve situata nel podere attuale detto Pieve, a circa due chilometri da Trequanda, rimangono ancora alcuni archi in travertino di una navata e parte delle mura perimetrali.

 

 

S. Andrea in Malcenis, particolare

 

 

E' stato trasferito presso la chiesa parrocchiale di Trequanda l'antico fonte battesimale, (allocato prima del trasferimento presso una troscia e adibito a lavatoio) scavato in un unico grosso blocco di travertino con bordo superiore rastremato e riportante delle piccole croci incise.

Il toponimo "Malcenis" deriva dal vocabolo etrusco "Melci".

 

 

S. Andrea in Malcenis, particolare

 

 

 

Ambiente circostante alla chiesa di S. Andrea in Malcenis