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San Donato in Citiliano |
San Donato in Citiliano: completamente scomparso, rimane solo il toponimo, podere Pieve che ricorda il luogo dove sorgeva l'antico battistero, presso Palazzo Massaini di Pienza. La Pieve di San Donato dal 1045 in avanti viene denominata nei documenti: "Plebs S. Donati in Bibbiano", nelle Rationes Decimarum dal 1275 al 1390, è detta: "Plebs S. Donati de Bibbianello".
Il castello di Bibbiano è detto oggi Roccaccia o Rocca Sanguigna e custodisce al suo interno una suggestiva chiesetta romanica dedicata a San Pietro, menzionata nel Benefiziale del 1464 della Curia Vescovile di Pienza, insieme alla Pieve di San Martino del castello di Fabbrica e la chiesa di San Regolo al Borghetto. (Un’attestazione documentaria del 1592 cita la chiesetta come “chiesa di S. Maria della Neve a Rocca San Guidi. (Archivio diocesano di Pienza, n. 44, Visita Pastorale 1592, 1r; “Mox visitavit ecclesiam divae Mariae ad Nives in villa vulgariter detta La Rocca San Guidi (...)”). C. Felici in Guida Archeologica della Provincia di Siena.)
Il battistero di Citiliano è probabilmente il più recente tra i diciannove battisteri. Infatti il prete Aufrit di San Pietro d'Asso lo ricorda per due con la qualifica di "oraculum" o oratorio e non di battistero, anche se con il titolo di battistero figura in tutti gli elenchi, e afferma che esso era sempre stato alle dipendenze del battistero di Cosona. Dichiara inoltre che esso era stato consacrato ("sagravit") da Vitaliano, vescovo di Siena, nella seconda metà del VII secolo. E' vero però che potrebbe trattarsi di una nuova consacrazione dovuta a una ristrutturazione muraria della chiesa, così come più tardi il vescovo Mauro riconsacrerà, intorno al 1135, la Pieve di Santa Restituta. Anche la sua dedicazione a San Donato, vescovo di Arezzo nel secolo IV, non sembra opporsi all'antichità del battistero dato che già nel secolo VI a Rimini sorgeva una chiesa dedicata allo stesso santo, unitamente a Santa Giustina e a Sant'Andrea.
Il "fundus Caetilianus" prende il nome dal gentilizio latino "Caetilius"; Bibbiano o "fundus Vibianus" deriva dal gentilizio latino "Vibius".
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