San Pietro

in Pava

 
     
 

 

San Pietro in Pava:

denominato anche S. Pietro in Castiglione nell'Estimo 62 del 1320 di San Giovanni d'Asso, non compare tra le chiese del piviere di Pava, né nelle Rationes Decimarum dal 1275 al 1303, né nell'Estimo di S. Giovanni d'Asso del 1320, anche se in quell'anno veniva registrato un beneficio ecclesiastico, goduto da un prete di nome Ser Fino e denominato Pieve Vecchia.

L'ultimo documento che ricorda la Pieve di San Pietro in Pava è una carta aretina del 1029; dopodiché, dal 1045 in avanti, appare nelle carte la Pieve di S. Maria in Pava che la sostituì in tutti i diritti plebanali.

Probabilmente essa dovette essere abbandonata perché ridotta in estrema rovina.

 

 

San Pietro in Pava, facciata e campanile

 

 

 

Osservando attentamente la chiesa di S. Pietro in Villore, ricordata per la prima volta nelle Decime del 1278-79, presso il castello di San Giovani d'Asso, si nota sulla facciata e sulle pareti laterali una prima costruzione in blocchi di pietra, sovrastata da una cortina in cotto, occhio compreso.

Ciò fa pensare che l'edificio risalga a due epoche diverse: sembra proprio che in seguito alla caduta del tetto a capriate in legno e alla parte più alta delle pareti, si sia usato il cotto, forse all'epoca del gotico, durante il XIII secolo, per la ricostruzione, e si siano innalzate le volte a crociera.

Con il rifacimento, probabilmente all'antica ex Pieve di S. Pietro in Pava fu dato il nome di Canonica di San Pietro in Villore, dato che il toponimo Pava era stato assegnato alla nuova Pieve di Santa Maria.

 

 

Veduta del centro storico di San Giovanni d'Asso

 

 

D'altra parte sembra assurdo che qualora la Canonica di San Pietro in Villore fosse sorta ex novo nel XII secolo, le venisse assegnato come titolare S. Pietro, riportato dalla vecchia Pieve ancora esistente.

 

 

Veduta d'insieme della Pieve di San Pietro in Villore - San Giovanni d'Asso

 

 

Intorno al 1000 si notano simili sostituzioni di toponimi nella Pieve di San Vito, presso Monte Sante Marie, che perde l'appellativo "in Vescona" e prende quello "in Versuris", nella Pieve di San Giovanni che sostituisce "in Rantia" con "in Vescona", nella Pieve di san Felice che cambia "in Avana" con "in Picis"; "in Corsignano" è il toponimo che sostituisce "in Rutiliano" nella Pieve di San Vito, come "in Bibbiano" sostituisce "in Citiliano"  nella Pieve di San Donato.

 

Pieve di San Pietro in Villore, una colonna con capitello.

 

Pieve di San Pietro in Villore, facciata.

 

D'altra parte è ben visibile, murato al centro della lunetta che sovrasta la porta della facciata, un frammento di pluteo scolpito a vimini e rosette e attribuito da Fabio Gabrielli all'epoca altomedievale e che doveva far parte del primitivo edificio.

 

 

Particolare della facciata della Pieve di S. Pietro in Villore

 

 

San Pietro in Villore, interno

 

San Pietro in Villore, interno

 

San Pietro in Villore, particolari della cripta

 

San Pietro in Villore, particolari della cripta

 

La Pieve di Santa Maria in Pava conserva della primitiva costruzione alcuni grandi blocchi in pietra, collocati in una parete laterale e sulla facciata di un edificio contiguo, è visibile anche, a fior di terra, il perimetro dell'abside semicircolare in laterizio.

Il toponimo Pava deriva dall'etrusco "Papa".

 

 

San Pietro in Pava, vista d'insieme

 

 

 

San Pietro in Pava, vista d'insieme