|
Santa Restituta in fundo Rexiano |
Santa Restituta in fundo Rexiano: ad alcuni chilometri da Montalcino segnava l'estremo limite della diocesi prima senese e poi aretina, confinante da quella parte con la diocesi di Roselle. Figura come una delle sette chiese che un tribuno avrebbe fatto costruire a proprie spese e poi consacrare da S. Donato vescovo di Arezzo, secondo una pergamena apocrifa del secolo XI dell'Archivio Capitolare aretino. Secondo quella leggenda esse sarebbero:
1) la Badia di S. Donato in
Siena, dedicata allora a S. Maria,
Il vescovo Mauro di Arezzo (1134-1140) la consacrò di nuovo, come risulta da un'iscrizione, collocata sulla parte superiore della facciata: "Maurus episcopus aretinus V Kal. Augusti dedicavit hanc ecclesiam ad honorem Sanctae Restitutae" come riferisce Gabbrielli, forse in seguito ad una ristrutturazione della chiesa.
La Pieve a tre navate che
conserva la parte più originale nell'abside, fu dedicata fin dalla sua
fondazione alla martire africana, venerata specialmente a Sora, S.
Restituta, nome che nel Geronimiano sta per "Regina" e si riferisce alla
martire Mariamne Petronilla, figlia del re Erode Agrippa II, una delle
martiri del 96, a Sinalunga. Il "fundus Ressianus" deve il suo
nome al gentilizio latino "Resius".
|