San Vito

in Vescona

 
     
   

San Vito in Vescona:

così denominato nelle carte aretine del 714-715.

 

Dal giudicato dell'881 in avanti viene classificato: "Plebs S. Viti in Versuris": è l'attuale chiesa parrocchiale di San Vito, presso Monte Sante Marie (Asciano).

L'edificio attualmente a croce latina, ha subito molte trasformazioni in epoche diverse, solamente sulla zona del presbiterio ha conservato strutture di epoca romanica.

Questo corpo centrale, risalente probabilmente al secolo XI, si presenta allungato anteriormente, con pavimento e due colonne addossate all'abside che sostengono un grande arco.

Gli archi inseriti sulle pareti fanno pensare a tentativi di strutturare la Pieve in tre navate.

 

Facciata della chiesa di S. Vito in Villore (foto Ariano Guastaldi)

 

S. Vito in Villore, particolare dell'abside (foto Ariano Guastaldi)

 

Il toponimo Vescona deriva dall'etrusco "Vescus".

Il termine medievale "Versuris" al posto di "Viridariis", appare una latinizzazione del termine "verzieri", cioè giardini o prati verdi, che dovevano spiccare in questo luogo, tra le desolate crete senesi.

Lo stesso significato doveva avere il toponimo "Versure", registrato dall'Estimo 49 di Trequanda del 1320, nella zona di Gallico.

 

 

Chiesa di San Vito in Vescona, interno (foto Ariano Guastaldi)