Le felci

 

 

 

Le felci sono le crittogame evolutivamente più vicine alle fanerogame tanto che si pensa che ci sia un rapporto di discendenza fra le prime e le seconde.

Come le fanerogame, anche le felci possiedono una struttura a cormo (composta da radici, fusto e foglie), tessuti vascolari, cuticola esterna, etc.

Non possiedono invece fiori e semi, ma si riproducono per mezzo di spore e per questo sono collocate fra le crittogame. Le fronde sono fornite di stomi e tessuto fotosintetico spugnoso. Le felci possono essere molto diverse le une dalle altre, come per esempio il Licopodio, il Capelvenere, l'Equiseto e la Selaginella.

Le Pteridofite (dal greco Pteris, ala) sono vegetali antichissimi, i primi a mostrare un apparato vascolare ben sviluppato, capace di portare la linfa in tutta la pianta.

Vengono suddivise in quattro gruppi: le Psilofitine, le più arcaiche, ancora prive di radici; i Licopodi, che comprendono le selaginelle e i licopodi; gli Equiseti e le felci vere e proprie.

Questi organismi richiedono ambienti umidi e ombreggiati.
Per quanto riguarda le felci, la pianta fogliata (foglie, fusto e, generalmente, radici) è molte volte di grandi dimensioni. La foglia è spesso suddivisa in penne, e queste in pinnule.

Produce organi di disseminazione, le spore. Una volta libere, le spore germinano dando vita a un piccolo organo chiamato protallo, su cui ha luogo la riproduzione sessuata. L'uovo fecondato si trasforma in una giovane pianta, mentre il protallo degenera.

 

 


 

Felce maschio

 

Il rizoma della felce maschio è molto spesso e cresce obliquamente.

Le foglie molto più lunghe che larghe, a forma di punta di lancia attenuata alla base, misurano da 40 centimetri a un metro di lunghezza, anche le penna hanno la forma di una punta di lancia tagliata alla base.

I sori, reniformi, misurano 1,5 mm, sono poco numerosi e si presentano disposti sulla faccia inferiore delle fronde; coprono appena i due terzi inferiori delle pinnule e formano come delle linee vicino alle nervature mediane. Sono osservabili da giugno ad ottobre.

La felce maschio è una pianta vivace dei boschi, delle foreste e delle siepi, su suoli ricchi di humus e di sali minerali. La si incontra fino a 2200 m. d'altitudine, in tutt'Europa, eccetto le estreme regioni settentrionali e meridionali. Fra le isole del mediterraneo è assente nelle Baleari, in Sicilia e in Sardegna.

 

 


 

Felce aquilina

La felce aquilina ha foglie molto coriacee e solitarie. Arrivano frequentemente a 2 metri d'altezza.

Inserite su un rizoma orizzontale, profondo e villoso, sono rette da un picciolo nudo, lungo e robusto, bruno-nerastro, la cui sezione trasversale alla base ricorda un'aquila imperiale.

E' una pianta vivace dei boschi aperti, delle radure e dei margini boschivi, delle lande, delle praterie e dei campi abbandonati.

Nasce essenzialmente su suolo siliceo, acidi, e la sua presenza su suolo calcareo e del tutto eccezionale.

E' presente in tutt'Europa; nel sud è ristretta alle zone di montagna. In provincia di Siena si può osservare nella foresta del Monte Amiata.