Un lichene è formato dall'associazione
stabile fra un'alga ed un fungo che vivono in simbiosi.
Le alghe, unicellulari, sono situate
fra i filamenti fungini e nell'insieme costituiscono una massa
vegetale sprovvista di radici e foglie.
Sotto l'aspetto morfologico esistono
quattro tipi di licheni: i licheni crostosi (in crosta), fruticosi
(in forma di piccoli erbusti), fogliosi (in forma di foglie) e
gelatinosi (che si gonfiano d'acqua, cambiando forma e volume).
I licheni sono organismi che hanno
differenti esigenze nutrizionali. Uno di questi organismi (il
micobionte)è un fungo che deve dipendere per vivere da un
rifornimento esterno di carbonio in forma di molecole organiche
(nutrizione eterotrofa).
L’altro organismo (il fotobionte) è
autotrofo per il carbonio, potendo fissare l’anidride carbonica,
presente nell’aria, e formare composti organici attraverso il
processo della fotosintesi.
Il fotobionte è rappresentato da una
minuta e numerosa popolazione di alghe verdi o di cianobatteri
ospitata all’interno del corpo (tallo) del fungo lichenizzato o
lichene.
Il tallo lichenico assume una
struttura diversificata ed adatta a contenere nel suo interno la
popolazione autotrofa, mantenendola nelle migliori condizioni di
numerosità, di illuminazione (luce per l’eccitazione della
clorofilla contenuta nel fotobionte) di apporto salino (per la
nutrizione minerale), di idratazione e di areazione (acqua ed
anidride carbonica per la fotosintesi).
Dopo gli organismi microscopici, i
licheni sono le prime piante a colonizzare i substrati vergini,
dando luogo ad un "embrione" di suolo favorevole ai vegetali più
evoluti.
I licheni sono sensibilissimi
all'inquinamento atmosferico: sono praticamente scomparsi dalle
grandi città e dalle zone industriali.
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