Il daino

 

Superordine

Ordine

Famiglia

Genere

Specie    

Ungulati

Artiodattili

Cervidi

Cervus dama

Dama dama

Mammiferi

Nomi dialettali: el daì

 

 

 

Descrizione: il maschio raggiunge un’altezza al garrese di circa 90 cm. sono lunghi circa 150 cm. e possono pesare fino a 100 kg. La femmina leggermente più bassa può raggiungere il peso di 60 kg. Il colore del mantello può variare notevolmente tra i branchi selvatici e gli animali presenti nei parchi.

Habitat: essendo originario delle foreste di latifoglie delle regioni mediterranee si è ben ambientato sia in pianura, sia in collina come pure in montagna; e possibile trovarlo nelle pianure a ridosso del mare sino ai 1000 metri di altitudine.

Riproduzione: il periodo di riproduzione cade in autunno. Il periodo di gestazione dura circa 8 mesi ma, in caso di scarsità di cibo o altre condizioni avverse, le femmine riescono a ritardare la nascita del piccolo anche di 30-60 giorni. Ogni femmina partorisce un solo piccolo, rari sono i casi di parti gemellari. La nascita avviene nel periodo maggio-luglio e l’allattamento dura dai 4 ai 5 mesi.

Alimentazione: allo stato selvatico si ciba di erba, foglie, arbusti, germogli, mangia anche la frutta che cade dalle piante (mele, pere, prugne, albicocche, susine, uva, castagne, ghiande, ecc.).

Caccia: protetto.

La gestione venatoria del daino iniziata nel 1990, allo scopo di contenere numericamente la specie tramite la cosiddetta "caccia di selezione" ha visto crescere in questo decennio tanto il numero dei Distretti di gestione quanto la superficie gestita.

 


 

Morfologia

 

Il daino più piccolo del cervo, misura fra 1,30 e 2,30 m di lunghezza, di cui 15-20 cm sono di coda. L'altezza è di 0,80-1,10 m. Il maschio può pesare fino a 120 kg. Ha un manto bruno picchiettato di bianco. Il ventre è più chiaro. I posteriori sono bianchi, bordati di nero in alto. Le corna, che possono arrivare a 78 cm di lunghezza, sono appiattite (palmate) in alto.
Il daino è un animale di origine mediterranea; è limitatamente diffuso in Toscana (Uccellina e Maremma, Appennino tosco-emiliano). La presenza del daino in provincia di Siena è dovuta in parte a fughe dai recinti di allevamento o alla cessazione dell'attività di allevamento, come, ad esempio, nel caso delle ex riserve di caccia di Castiglione del Bosco e Casale del Bosco (Montalcino).

Diversamente dal capriolo, la presenza del daino nel territorio provinciale, nell'arco degli anni 80, è rimasta sostanzialmente circoscritta alle aree di immissione. Nel successivo decennio, quello compreso tra il 1990 ed il 2000, la diffusione del daino non ha ugualmente fatto registrare sostanziali mutazioni. La stessa indagine sulla presenza del daino svolta nel 1997, e ripetuta nel 1999, sull'intero territorio provinciale ha confermato come la specie abbia, a tutti gli effetti, una diffusione a pelle di leopardo. Le densità dei daini registrate durante i censimenti notturni condotti in autunno nella Z.R.C. Collalto Le Gabbra (Casole d'Elsa) sono intorno a valori di 1,2 e 2,3 capi per 100 ha.


La sua riproduzione avviene fra ottobre e novembre e, dopo una gestazione di circa otto mesi, nasce un solo piccolo. Il suo regime alimentare prevede graminacee e piante erbacee. Mangia anche ghiande, faggiole, giovani germogli, corteccia, foglie e gemme. Le culture agricole maggiormente colpite dal daino a livello provinciale appaiono essere l'uva ed il girasole. La specie, infatti, nel periodo di maggiore appetibilità delle uve vive in branchi che possono facilmente alimentarsi a carico dei vigneti e non disdegna di mangiare le calatidi del girasole in fase di formazione.

 

 

 

Diffusione del daino in Provincia di Siena.

  assenza
  presenza segnalata
  presenza accertata