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Costruito nel 1200 D.C. è situato nella più interessante posizione vitivinicola del territorio di Montalcino nonché in un contesto storico-paesaggistico fra i più attraenti della campagna senese. A sud est si delinea l'inconfondibile sagoma del monte Amiata, la più alta montagna della Toscana, sacra agli Etruschi in quanto dimora dei loro massimi Dei proprio come era stato l'Olimpo per i Greci. Verso est la catena blu delle Colline Metallifere si snoda fino al mare lontano 40 chilometri. Il torrione, o mastio, di forma quadrata e parzialmente sbrecciato, è ancora imponente, impreziosito da belle finestre con arco a tutto sesto e dotato di forte scarpatura dal lato a valle, domina sulla vallata del fiume Orcia il confine naturale e meridionale dell'antica Repubblica di Siena. Nella cortina muraria est che unisce i due corpi del fortilizio si apre la porta principale, anch'essa con arco a tutto sesto rivestito con pietra bugnata. Sul lato opposto una postierla dava probabilmente accesso ad un più vasto cortile esterno che si doveva estendere fino ai margini scoscesi del colle. Delle sue mura resta oggi un solo breve tratto che parte dall'angolo sud-ovest del mastio. Un piccolo cortile interno lo separa dall'area prettamente abitativa
Il Castello di Argiano fa parte di una catena di Castelli di avvistamento e di difesa, ciascuno in vista l'uno con l'altro, costruiti lungo il fiume Orcia. Ad ovest i castelli di Camigliano e Poggio alle Mura, Castello di Argiano continuando a est con Castel S.Angelo, Castelnuovo dell'Abate e cosi via. Il Castello di Argiano, fu in origine un antico insediamento etrusco e poi romano da cui deriva il nome, da ARA-JANI cioè l'Altare di Giano, l'antico dio bifronte che guarda in direzioni opposte simboleggiando il passato e il futuro, il cui culto prosperò a Roma ininterrottamente dal 400 A.C. al 400 D.C.. Giano ha dato il nome al primo mese dell'anno Gennaio per rappresentare l'anno trascorso e quello nuovo in arrivo. Oggigiorno Argiano si presenta nel suo aspetto di borgo medioevale con la vetusta Pieve di San Pancrazio dell'ottavo secolo consacrata sotto i monaci Cistercensi di S. Antimo, la Canonica del 1790, il Castello del 1200 dominato dalla Torre, forte riferimento paesaggistico e due poderi Malafede e Buonafede risalenti all'incirca al 1500 con l'aia di trebbiatura, il forno del villaggio raggruppati intorno alla piazza con il monumento ai caduti sotto pini e cipressi torreggianti. Attualmente la tenuta del Castello di Argiano é gestita dalla famiglia Sesti a cui si deve, altre alla ristrutturazione del castello stesso, la gestione di 13 ettari vitati - produzione Rosso e Brunello di Montalcino - che, con una vinificazione tradizionale e utilizzo di botti grandi, rendono i vini di Giuseppe ed Elisa Sesti, i grandi vini che sono.
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