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Gli abitanti si chiamano: buonconventini.

Buonconvento

 
 

 

Lungo un tratto pianeggiante della via Cassia, presso il punto di confluenza del torrente Arbia con il fiume Ombrone, Buonconvento mostra i segni di un intenso passato medioevale. Qui era il tratto urbano della via Francigena. Qui il 24 agosto 1313, dopo aver conquistato la città, moriva l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo al quale Dante aveva affidato le proprie speranze di riscossa in Italia. Buonconvento, con Montalcino, fu uno dei baluardi di Siena verso sud.

Nel 1371 lo Stato senese dotò il borgo della cinta muraria che anche oggi ammiriamo in buono stato, e, come Siena, dopo la caduta del 1555 questo fiorente e popoloso borgo passò allo Stato mediceo.
Molte le emergenze artistiche a Buonconvento: la più compiuta è il Museo d'arte sacra, che raccoglie, catalogate con grande cura, opere d'arte provenienti dalle chiese e dalle pievi del circondario, tra le quali dipinti di Sano di Pietro e Matteo di Giovanni e interessanti statue lignee e marmoree di antica scuola senese.

Tutto il centro storico del paese, con una connotazione e una struttura urbanistica medievale di grande effetto, va considerato opera d'arte di straordinaria qualità, con notevoli edifici che si affacciano sulla via centrale: il Palazzo Comunale, che presenta una facciata con gli stemmi di 25 podestà che si sono succeduti alla guida del popoloso centro della Val d'Arbia, il Palazzo Pretorio, con la bella Torre Civica, la Parrocchiale e poi palazzi nobiliari delle antiche famiglie Borghesi, Ricci, Socini e Taia.

 

 

 

 

 

Dal punto di vista urbanistico, un'interessante caratteristica sono i "chiassi", ovvero le vie adiacenti al centro, che si dipartono verso le mura castellane con un suggestivo inseguirsi di archi e piazzette.
Ancora ben conservate le mura in mattone rosso con archetti e merlature, dove spicca l'imponente Porta Senese, con due grandi archi, a forma di torrione difensivo.

Numerosi sono i castelli sparsi nel territorio circostante, alcuni di linea straordinaria meritano di essere visitati: il fortilizio ultramillenario di Bibbiano Guiglieschi, la Torre di Bibbiano, il grande complesso architettonico di Castelnuovo Tancredi. Di grande suggestione, oltre il funzionale, elegante Castello di Castel Rosi, l'antica Pieve di Santa Innocenza a Piana, una perla dell'arte antecedente all'anno Mille.

 

 
 
 
 
 

Una vita contadina

 

La storia e la cultura contadina sono ancora una realtà a Buonconvento, come dimostra la tradizionale Sagra della Val d'Arbia, che si svolge nell'ultima settimana di settembre e si è arricchita di concerti, spettacoli teatrali e varie iniziative culturali e agrituristiche, oltre che gastronomiche, con la proposta di prodotti e piatti tipici, tra cui spicca no le rane e i fumanti pici, pasta di farina, acqua e sale tirata a mano. Recentemente il Comune ha preso una serie di iniziative per valorizzare il territorio della Val d'Arbia e dell'Ombrone, mediante guide illustrative e attraverso l'attività del Consorzio delle Valli dell'Ombrone, che unisce Buonconvento con i comuni di Monteroni, Sovicille e Murlo. In questo contesto, da segnalare il Museo d'arte contadina, con il materiale raccolto che trova spazio nell'antica Tinaia all'interno delle mura.

 

Per visitare il sito ufficiale del Comune di Buonconvento: www.comune.buonconvento.siena.it

 

 

 
 
 
 

Buonconvento

Pictures

   
 
 
 

 
 

Buonconvento, una veduta del paese

Buonconvento, un tratto delle mura

 
 
 
 

 
 

Buonconvento, un tratto delle mura

Buonconvento, Porta Senese

 
 
 
 

 
 

Buonconvento, Porta Senese

Buonconvento, particolare del Palazzo Pretorio

 
 
 
 

 
 

Buonconvento, uno scorcio del centro storico

Buonconvento, Pieve di Piana, antica e fiorente comunità - 800 d.c.

 
 
 
 

 
 

Buonconvento, uno scorcio del Borgo