|
|
|
Hanno iniziato venti anni fa in 92, partenza e arrivo a
Gaiole in Chianti. In un certo senso, eroici sul serio. Ma anche
gaudenti e un po’ autoironici, in piena sintonia con l’atmosfera delle
valli senesi che andavano ad attraversare. La prima edizione dell’Eroica
si disputò per la precisione il 5 ottobre 1997, una settimana dopo la
Granfondo Gino Bartali. E nacque soprattutto per consumare tutto il “ben
di dio” dei ristori che non era stato consumato la settimana precedente.
E così anche domenica, due ottobre 2016 – con la grande
emozione della ventesima edizione - migliaia di persone si son stipate prima
dell’alba nelle stradine di Gaiole. Tutte, rigorosamente, con le loro
bici storiche, per una specie di grande festa spontanea del ciclismo
storico (scandita da pasta e ribollita al posto di super-integratori e
anabolizzanti). Questi 209 chilometri di strade in gran parte bianche
(ma tenute con cura) che si snodano dal Chianti senese, alla Val d’Arbia,
alla Val d’Orcia, fino a Montalcino (e ritorno) sono diventati il sogno
segreto nel cassetto degli appassionati delle due ruote in tutto il
mondo (ma ci sono anche percorsi internedi di 46, 75, 115, 135). ”E’ quel bel ciclismo che ha ispirato tanta letteratura, quello con una grande anima popolare – dicono Marinangeli e Brocci, i creatori dell’Eroica -. Con cui si può riscoprire la bellezza della fatica e il gusto per l’impresa. Ma insieme per il paesaggio. Bisognerebbe fare il giro a ogni cambio di stagione”. E infatti da quest’anno sugli stessi percorsi “l’Eroica” ha creato una organizzazione di cicloturismo perché chiunque, in qualsiasi momento dell’anno, possa ripercorrerli con la sua bici o a piedi, per il pezzo che vuole e nel tempo che vuole, fermandosi in uno degli agriturismi o dei centri storici. l’Eroica è anche fatica, ma quella fatica bella, sana, giusta, che a fine giornata ti fa stare bene e ti fa essere orgoglioso di quello che hai fatto e ti fa iniziare il conto alla rovescia per la prima domenica di ottobre 2017.
|