Lasca

 

Ordine

Famiglia

Genere

Specie    

Cipriniformi

Ciprinidi

Chondrostoma

C. Toxostoma

Acque interne

Nomi dialettali: striscia, strilot, streg, strag.

 

Descrizione: forma molto slanciata, con capo piccolo; di colore argento ha i fianchi percorsi da una banda più scura.

Habitat: pesce comune, ama acque correnti e pulite a fondo ghiaioso, si può trovare anche nei laghi dell'Italia settentrionale e centrale.

Riproduzione: avviene nel mese di maggio; la femmina depone qualche migliaio di uova che si schiudono all'incirca dopo due settimane.

Pesca sportiva: si pesca con canne fisse o bolognesi alla passata, non di rado anche a fondo innescando larve e vermi. Ottimi risultati anche con lo spinning e la pesca a mosca.


Morfologia

 

La lasca appartiene insieme alla savetta al genere chondrostoma; il nome greco da cui deriva quello del genere indica già la caratteristica di questi ciprinidi; còndros, cartilagine, stòma, bocca. Alla lettera si ha bocca cartilaginea; infatti le labbra sono di una certa consistenza ma è stato appurato che non hanno rivestimento cartilagineo, come un tempo fu supposto, bensì corneo. L'altra caratteristica che definisce il genere è data dai denti, che, faringei come negli altri ciprinidi, sono disposti in una sola fila. Il corpo della lasca è molto slanciato, discretamente compresso lateralmente, con il capo decisamente piccolo. La bocca, con labbra cornee, ha la sua apertura verso il basso. I fianchi sono percorsi da una netta banda più scura che decorre in senso logitudinale, e questa fascia permette di distinguerla facilmente dalla savetta, della quale è inoltre più piccola e slanciata. La pinna dorsale, tre raggi interi e 8-9 divisi, è posta circa verso la metà del corpo ed appare subito sopra alle ventrali. L'anale, abbastanza arretrata ha 11-14 raggi, dei quali i primi tre indivisi. Di medie dimensioni sono le pinne pettorali, che si originano un po' in basso, dietro il margine operco-lare. La linea laterale, sempre evidente, forma una leggera curva con la concavità rivolta verso l'alto, e su questa si possono contare 53-57 squame. Il colore del corpo è argenteo, ma sul dorso questo colore viene sostituito da una tonalità sempre con riflessi argentei ma con tinte verdastre, un po' grigie; le pinne sono trasparenti appena appena giallognole, ed il ventre è quasi bianco. Ultimo particolare, l'occhio, quasi nel centro del capo è di dimensioni piuttosto grandi.


In Italia è presente soltanto nelle zone settentrionali e centrali, più spesso nei fiumi e nei torrenti, ma anche in qualche lago. La fine della primavera segna l'inizio della stagione riproduttiva, ed allora maschi e femmine si trovano in tratti di acqua più corrente con fondali ghiaiosi dove le femmine depongono le uova. Molto meno comunque di un tempo, questo ciprinide che al massimo raggiunge la lunghezza di venti centimetri, è spessissimo confuso con altri ciprinidi, ed impropriamente il nome lasca viene in certe zone, es. in Toscana, attribuito a quasi tutti i ciprinidi con aspetto slanciato, senza barbigli e con livrea argentea. Il nome scientifico attribuito a questo pesce può essere cyprinus toxostoma, chondrostoma genei, leuciscus genei.