Morfologia
La
lasca appartiene insieme alla savetta al genere
chondrostoma; il nome greco da cui deriva quello del
genere indica già la caratteristica di questi
ciprinidi; còndros, cartilagine, stòma, bocca. Alla
lettera si ha bocca cartilaginea; infatti le labbra
sono di una certa consistenza ma è stato appurato
che non hanno rivestimento cartilagineo, come un
tempo fu supposto, bensì corneo. L'altra
caratteristica che definisce il genere è data dai
denti, che, faringei come negli altri ciprinidi,
sono disposti in una sola fila. Il corpo della lasca
è molto slanciato, discretamente compresso
lateralmente, con il capo decisamente piccolo. La
bocca, con labbra cornee, ha la sua apertura verso
il basso. I fianchi sono percorsi da una netta banda
più scura che decorre in senso logitudinale, e
questa fascia permette di distinguerla facilmente
dalla savetta, della quale è inoltre più piccola e
slanciata. La pinna dorsale, tre raggi interi e 8-9
divisi, è posta circa verso la metà del corpo ed
appare subito sopra alle ventrali. L'anale,
abbastanza arretrata ha 11-14 raggi, dei quali i
primi tre indivisi. Di medie dimensioni sono le
pinne pettorali, che si originano un po' in basso,
dietro il margine operco-lare. La linea laterale,
sempre evidente, forma una leggera curva con la
concavità rivolta verso l'alto, e su questa si
possono contare 53-57 squame. Il colore del corpo è
argenteo, ma sul dorso questo colore viene
sostituito da una tonalità sempre con riflessi
argentei ma con tinte verdastre, un po' grigie; le
pinne sono trasparenti appena appena giallognole, ed
il ventre è quasi bianco. Ultimo particolare,
l'occhio, quasi nel centro del capo è di dimensioni
piuttosto grandi.
In Italia è presente soltanto nelle zone
settentrionali e centrali, più spesso nei fiumi e
nei torrenti, ma anche in qualche lago. La fine
della primavera segna l'inizio della stagione
riproduttiva, ed allora maschi e femmine si trovano
in tratti di acqua più corrente con fondali ghiaiosi
dove le femmine depongono le uova. Molto meno
comunque di un tempo, questo ciprinide che al
massimo raggiunge la lunghezza di venti centimetri,
è spessissimo confuso con altri ciprinidi, ed
impropriamente il nome lasca viene in certe zone,
es. in Toscana, attribuito a quasi tutti i ciprinidi
con aspetto slanciato, senza barbigli e con livrea
argentea. Il nome scientifico attribuito a questo
pesce può essere cyprinus toxostoma, chondrostoma
genei, leuciscus genei.
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