Morfologia
Parente
del Persico trota, in quanto appartenente alla
medesima famiglia, quella dei Centrarchidi, si
distingue dal precedente molto facilmente per un
discreto numero di caratteri, il più evidente dei
quali, oltre alla forma del corpo, è la taglia, che
nel persico sole difficilmente, nelle nostre acque,
raggiunge i venti centimetri. Anche la forma è molto
diversa in quanto il corpo di questo centrarchide è
piuttosto compresso e molto elevato, e termina
posteriormente con un tozzo peduncolo caudale. La
testa, nella quale spicca un occhio di discrete
dimensioni, porta una bocca piuttosto piccola armata
di denti molto ridotti che sono disposti sulle
mascelle, sul vomero e sulla lingua. La pinna
dorsale, unica, presenta una incisura appena
visibile tra i 10 raggi spinosi ed i 10-12 molli; la
pinna anale che segue come decorso e come posizione
la seconda porzione della dorsale, è composta da
11-15 raggi dei quali i primi tre spiniformi. Le due
pettorali, relativamente ben sviluppate, si
inseriscono appena prima del margine opercolare, e
al di sotto di queste in posizione appena arretrata
e molto avvicinate tra di loro nascono due piccole
ventrali. Il colore dominante del corpo è
verde-olivastro più o meno chiaro a seconda degli
ambienti nei quali vive; i fianchi sono veramente
disseminati di una serie di macchie color arancio
alternate a piccole zone nelle quali il colore del
corpo è più scuro. La parte posteriore del capo e il
limitare al di sopra della pinna pettorale sono
variamente percorsi da variegature azzurrate; una
macchia nera, talvolta affogata in un grosso
contorno rosso è evidente nel margine posteriore
dell'opercolo. Il ventre, più chiaro del resto del
corpo assume spesso toni arancioni.
Al pari del suo parente, persico trota, questo pesce
è originario del Nord America, dal quale è stato
importato verso la seconda metà del secolo scorso;
il suo ambientamento è stato molto facile ed
attualmente è molto diffuso, talvolta in numero
enorme, in acque ferme od a corso molto lento.
Animale molto vorace, si ciba di insetti e di
crostacei; spesso fa stragi di avannotti e di uova
di pesci ed è per questa ragione che la sua
introduzione ha portato, in certi ambienti, ad uno
spostamento ed a una diminuzione di certe specie
ittiche. Il periodo riproduttivo avviene normalmente
verso la seconda metà della primavera: le uova
deposte in enorme numero in delle fossette scavate
precedentemente, vengono sorvegliate anche dai
maschi, anche dopo la schiusa, fintanto che i
piccoli si disperdono e seguono il loro destino.
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