Savetta

 

Ordine

Famiglia

Genere

Specie    

Cipriniformi

Ciprinidi

Chondrostoma

C. Soetta

Acque interne

Nomi dialettali: saetta, suetta, zivata, rovella.

 

Descrizione: corpo allungato abbastanza compresso, muso prominente con bocca spostata verso il basso. Colore argenteo con dorso brunastro.

Habitat: distribuita in diverse zone dell'Italia Settentrionale e Centrale, predilige acque limpide e mosse.

Riproduzione: avviene nel periodo di marzo-giugno spesso risalendo i fiumi in cerca di acque ancora più pulite, con fondo ghiaioso dove depone le uova in gran numero.

Pesca sportiva: è un pesce particolarmente ambito, specie durante le gare, in alternativa al cavedano. Abbocca a larve, insetti e piccoli vegetali, presentati sia con lenza a fondo che alla passata. Date le caratteristiche della bocca piuttosto piccola si useranno sempre ami minuti.


Morfologia

 

La savetta è assieme alla lasca l'unico rappresentante italiano del genere, che in Europa è ben rappresentato ed i suoi appartenenti vengono spesso chiamati con il nome di "nasi". Caratteristica evidentissima del genere è la bocca, che è in posizione infera ed è portata da un muso piuttosto prominente. Le labbra hanno il proprio margine molto affilato, sono di natura cornea e servono ai «nasi» per strappare piccoli animali e vegetazione dalle pietre. La savetta si distingue facilmente dalla lasca e per la forma del suo corpo molto meno slanciato e abbastanza più alto e per l'assenza completa di una banda sui fianchi al di sopra della linea laterale di colore piuttosto scuro, che nella lasca è sempre presente.
La pinna dorsale è pressappoco opposta alle ventrali, è sostenuta da 11-12 raggi, i primi tre interi, e la sua forma è trapezoidale; più estesa ma meno alta è la pinna anale, che differisce strutturalmente dalla dorsale per avere in più quattro raggi divisi. Le ventrali sono piuttosto piccole, e anche le pettorali, poste subito posteriormente all'opercolo, sono di modeste dimensioni. La linea laterale, lungo la quale si possono contare 55-65 squame, ha un caratteristico andamento descrivendo un'ampia curva la cui concavità è rivolta verso l'alto. Il colore del corpo è argenteo, più scuro con toni bruni sul dorso, molto chiaro sul ventre; le pinne dorsali e la caudale sono bruno scuro, mentre in tutte le altre pinne sono abbastanza evidenti ri-flessi rossicci. I colori e del corpo e delle pinne possono, come in molti altri ciprinidi, variare da individuo ad individuo a seconda della zona dove l'animale vive.

 

La savetta è distribuita un po' irregolarmente in tutta l'Italia settentrionale e centrale; più rara nei laghi che nei fiumi, ama le acque limpide e scorrenti. In alcune zone la presenza della savetta può essere solo stagionale poiché, verso aprile maggio, durante il periodo di frega, spesso questa risale il corso di fiumi; le uova vengono deposte in notevole numero, fino a 50.000, in acque molto correnti e prevalentemente di fondo ghiaioso; la deposizione sembra avvenga di notte e dopo circa una settimana le uova si schiudono. Il nutrimento è rappresentato da vegetali e da larve, praticamente da tutto quello che riesce a trovare nel suo habitat, che è rappresentato dal tratto intermedio dei fiumi, la cosiddetta zona del barbo. Durante l'inverno l'attività della savetta si riduce al minimo e si trattiene volentieri in fondali alti e al riparo di rocce o di altri ostacoli.
Il peso di questo ciprinide raggiunge appena e raramente supera il mezzo chilo, e la sua lunghezza arriva a sfiorare i quaranta centimetri.