Scardola |
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...a proposito della scardola ho una storiella da raccontare; prima di tutto devo dire che la passione della pesca è nata dai racconti di pesca del maestro Giovanni, grande pescatore di lucci. Nel lontano 1963, all'età di 12 anni, mi presentai dal mio "vecchio" maestro, colmo di orgoglio e con un cestino pieno, fino all'orlo, di scardole di tutte le taglie. Giovanni dopo essersi congratulato con me per le catture effettuate mi disse anche come avrei dovuto cucinare tale delizia e..."li devi squamare, gli togli le interiora e metti tutti i pesci dentro ad una grande pentola con acqua, porti a ebollizione l'acqua e fai cuocere per circa 15 minuti, quindi togli i pesci dalla pentola e li avvolgi un un canovaccio bianco da cucina, che puoi chiedere a tua madre. Fatto questo prendi il canovaccio alle due estremità e, con tutta la forza che hai, li strizzi e...aggiunse...dopo averli strizzati ben bene butti via tutto." Da quella "lezione" capii che i pesci a cui avrei dovuto dare la caccia erano ben altri, non certo delle scardole. Imparai anche che la pesca non è pavoneggiarsi con le catture effettuate ma, contatto con la natura e rispetto verso di essa. Ed è per questo motivo che, dopo ogni giornata di pesca, il sottoscritto pesa i pesci e poi da loro la dovuta libertà (naturalmente quando li prendo). Raramente mi è capitato il contrario...di non prenderne intendo...solo in particolarissime e rare occasioni è successo. E quando è accaduto è perché la "testa" era in "giro" per motivi ben più importanti.... |