Trota fario

 

Ordine

Famiglia

Genere

Specie    

Salmoniformi

Salmonidi

Salmo

Salmo Trutta

Acque interne

Nomi dialettali: truta, trutta, trottedau.

 

Descrizione: corpo un po' allungato con bocca piuttosto grande e squame fittissime. Colore del dorso grigio scuro, verdastro o bruno. Fianchi grigi costellati dalle caratteristiche macchioline rosse. Ventre giallo oro o comunque sempre molto chiaro.

Habitat: fiumi; torrenti e laghi con acque pulite ed ossigenate.

Riproduzione: nel periodo da fine ottobre a gennaio; la femmina depone ad intervalli irregolari le uova che vengono poi fecondate dal maschio.

Pesca sportiva: alla passata od al tocco, cioè senza galleggiante, a spinning ed a mosca. Pesce sportivo che affascina ogni pescatore per le sportività della cattura e per i luoghi che elegge a suo habitat, sempre naturali e puliti.


Morfologia

 

II corpo della trota è piuttosto slanciato, rivestito da squame di tipo cicloide di modeste dimensioni, con un capo non piccolo nel quale si apre una bocca decisamente grande e nella quale i denti sono distribuiti sulle mascelle, sulla lingua, sul vomere e sul palato. La mandibola supera, anche se di poco, in lunghezza la mascella e l'osso mascellare arriva e talvolta supera il margine esterno dell'occhio. La linea laterale percorre i fianchi in modo piuttosto diritto, e su questa si possono contare circa 110-120 squame. Le pinne dorsali sono, come in tutti i salmonidi, due: la prima, che praticamente divide il dorso in due metà, conta 3-5 raggi interi e 8-12 divisi, mentre la seconda è priva di raggi e definita come pinna adiposa, posta piuttosto vicino alla caudale. Appena anteriormente alla adiposa si impianta la pinna anale, sostenuta, questa da 10-11 raggi, dei quali i primi tre interi. Le ventrali sono di piccole dimensioni e con il margine arrotondato, opposte alla prima dorsale, mentre le pettorali, anch'esse arrotondate, sono molto anticipate, anteriormente al margine branchiale. La pinna caudale ha il margine che è quasi diritto oppure un po' convesso. Questa è la Salmo trutta, cioè la nostra trota europea. A questo punto va detto, che comunemente si ammette che nelle acque italiane ne esistano come originarie, ben quattro forme, la trota di torrente, la trota di lago, la trota delle isole, e la trota padana, volendo volutamente omettere il carpione.

 

La trota fario, trotella di montagna si distingue facilmente per la presenza di macchiette nere e rosse variamente disseminate sul corpo, e va detto che individui vissuti in torrenti diversi possono mostrare una grande variabilità di colori. Il colore del dorso spesso è grigio, piuttosto scuro, talvolta con riflessi olivastri, i fianchi sono argentei, disseminati di macchie, ed il ventre spesso è grigio chiaro, che nel periodo degli amori può, nei maschi, assumere toni più scuri o addirittura rosacei. La taglia della fario è modesta raggiungendo al massimo i trenta centimetri di lunghezza. La sua diffusione è in quasi tutte le regioni italiane, ma questo proposito va detto che non resta ora, facile decidere dove e quali siano gli esemplari originari, in quanto da diverso tempo, praticamente in tutta la penisola sono state fatte delle semine di fario proveniente dal Nor Europa.

 

L'ambiente che la fario predilige sono i torrenti ad acque fredde, molto ossigenate ed a corso rapido. È questo un animale stanziale, e può vivere per moltissimo tempo nella medesima pozza o in corrente al riparo dello stesso masso. Il periodo riproduttivo è effettuato da novembre a gennaio ed il numero di uova deposte della femmina i modesto, massimo 400 uova e questo è dovuto alla relativa taglia dell'animale; la femmina depone le grosse uova in incavi da lei preparati sul fondo e la deposizione avviene solo in presenza del maschio che feconda immediatemente. La schiusa non è molto veloce, e dipende dalla temperatura dell'acqua; la larvetta che fuoriesce avrà ancora per diverso tempo il grosso sacco vitellino che riassorbito pian piano servirà da nutrimento finché l'avannotto non sarà autosufficiente. Il cibo di queste trotelle, sempre piuttosto scarso è rappresentato da larve d'insetti, da moluschi e da altri piccoli animali del torrente, compresi avanotti di altre specie.