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Valdichiana Etrusca
Sinalunga
Nel territorio di Sinalunga ci sono stati in epoche differenti
ritrovamenti di oggetti custoditi oggi in musei prestigiosi. Di
particolare interesse la Pieve di San Pietro ad Mensulas per il
rilevante materiale etrusco e romano che ha offerto. Recentemente è
stata scoperta la tomba di Aducello e assai notevoli sono stati i
ritrovamenti nella collina le Carceri. Un piccolo centro di raccolta ed
esposizione è stato realizzato nell'antiquarium comunale.
Montepulciano
II nobile Pietro Bucelli già nel 700 aveva costituito una raccolta
ricchissima di materiale etrusco. Le urne, che dopo la sua morte furono
murate all'esterno del Palazzo Bucelli, nella centrale Via Roma, sono
tutt'ora visibili. Gli altri reperti della collezione sono oggi
collocati nei Musei di Firenze,Chiusi, Siena e nel locale antiquarium
civico. I ritrovamenti si riferiscono alle zone di Acquaviva, Cervognano,
S. Albino ed altre in terra di Montepulciano.
Chianciano
Le tombe di Chianciano sono dislocate in particolare in località La
Pedata. In esse sono venuti alla luce vasi di bucchero e ceramiche di
origine greca. Qui è stata rinvenuta la statua della "Matermatuta" e un
gruppo funerario in pietra. Le continue ricerche ed i ritrovamenti di
notevole valore hanno determinato la nascita di un antiquarium etrusco
in cui è possibile verificare la vastità degli studi e delle ricerche
archeologiche effettuate.
Sarteano
Gli insediamenti etruschi ebbero a svilupparsi a Sarteano
particolarmente durante il VI sec. Gli scavi che sono stati effettuati
nel colle di Solaia hanno dato reperti conservati nel Museo Archeologico
di Firenze.
Negli anni '50 sono state scoperte le tombe in località Pianella. Al
periodo del II e del I sec. si riferiscono i sepolcri in località le
Tombe i cui preziosi materiali sono nel museo archeologico di Siena.
L'antiquarium comunale raccoglie ulteriori materiali della collezione
Bargagli-Petrucci. Altri interessanti reperti provengono da Sovana.
Museo Nazionale Etrusco di Chiusi
A Chiusi, attorno alla Piazza del Duomo, cuore storico della città, in
un raggio di poche decine di metri, si trovano alcuni dei monumenti più
importanti: la Cattedrale Paleocristiana di San Secondiano, il Museo
Archeologico Nazionale, la chiesa gotica di San Francesco e il Museo
della Cattedrale.
Nel Museo Archeologico Nazionale, riconoscibile per la facciata
tipicamente neoclassica, si trovano i reperti etruschi classificati in
modo cronologico: i pre-etruschi, etruschi-chiusini, greci di
importazione, etrusco latini, romani e longobardi. Nella nuova "casa"
degli etruschi dimorano grandi testimonianze: urne cinerarie, oggetti,
vasi, "canopi". Miti scolpiti nella pietra, antichi volti, non palesano
l'origine ignota ma mostrano una grande realtà ormai trascorsa da 3000
anni, ma ancora a noi vicina.
Nel Museo della Cattedrale altri documenti ci mostrano l'entità dello
sviluppo della comunità cristiana. Sotto la torre campanaria è possibile
ammirare la piscina etrusco-romana del II sec. A.C.
Annesso al Museo della Cattedrale è Labirinto di Porsenna. Un
interessante percorso nelle viscere della terra, fra archeologia e
suggestioni ancestrali. Un groviglio di storia e sentimento, un viaggio
in un passato unico nel suo genere. I numerosi cunicoli sotterranei si
sviluppano sotto l'area dei giardini vescovili e della stessa
cattedrale, scavati in un banco sabbioso, servirono
all'approvvigionamento idrico e a drenare le acque di scarico. Furono
realizzati in epoca etrusca e tuttora alcuni di essi sono in fase di
esplorazione. Il labirinto esplorato si snoda in un intricato sistema di
stretti passaggi per circa 120 metri, illuminati artificialmente, fino a
giungere proprio sotto il campanile della cattedrale. Il percorso risale
una scaletta a chiocciola e termina proprio all'interno della suggestiva
torre campanaria del XII secolo.
Etrusca doveva essere anche la famosissima Tomba di Porsenna, decantata
da Plinio il Vecchio, che parla di labirinto sottostante un basamento
quadrato di 300 piedi di lato (90 metri) e sormontato da un mausoleo
sovrapposto da piramidi e da un petaso (copertura) di bronzo dal quale
pendevano catene e campanelli che risuonavano al vento. Ancor più
affascinante è la versione popolare che descrive come "il sarcofago
regale era deposto sopra un cocchio tutto d'oro, trainato da dodici
cavalli, d'oro anch'essi, come la chioccia e i 5000 pulcini che col loro
pigolio vegliavano il sonno eterno del condottiero".
La tomba della Pellegrina è una delle tombe più importanti e fa parte
della Necropoli di Poggio Renzo, scoperta nel 1928. I sepolcri di Poggio
Renzo abbracciano un periodo che va dall'età del ferro (X-VII sec.) fino
all'età ellenistica (II-I sec.) a cui appartiene la tomba della
Pellegrina. Del tipo "a camera" la Pellegrina contiene urne e sarcofagi
con vari motivi di scultura e dipinto. Fu usata dalla famiglia Sentinate,
una delle più potenti di Chiusi.
A 1,5 km dalla città è interessante visitare le Catacombe di Santa
Mustiola e quelle di Santa Caterina d'Alessandria, che con quelle di
Pianosa sono le uniche esistenti in Toscana e le quarte per importanza
in Italia. Sono formate da gallerie, estese per circa 200 metri,
articolate in numerosi diverticoli scavati nella roccia e ciascuna
dotata di un'aula sotterranea destinata a funzioni liturgiche.
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