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E' venuto il momento di spiegare il
senso del termine "Chiaro"
Premesso che non vi è certezza sull'origine del nome, va detto che
l'ipotesi più accreditata lo spiega come mezzo per individuare la parte
più profonda di un bacino lacuale in cui le acque sono sgombre da piante
o detriti e, quindi, "chiare" rispetto alle zone palustri circostanti,
che si presentano, invece, più mosse o screziate da vegetazione in
rigoglio, detriti in macerazione, tratti di terreno affiorante e,
quindi, "scure".
Si può anche osservare che, in questo senso, il termine si accosta
all'idea di lago come specchio e, cioè, superficie capace di riflettere
le immagini.
Vi è una seconda ipotesi, azzardata ma suggestiva e plausibile, che
prospetta la possibilità che il termine sia un riattamento di una radice
etrusca o umbra, dal significato assolutamente ignoto, adattata a parola
nota, come nel caso del latino Clusium (chiuso) derivato dall'etrusco
Clevsin, il cui significato è assolutamente sconosciuto.
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