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Da il Dizionario Geografico, Fisico

e Storico della Toscana (E. Repetti)

 

OMBRONE SANESE -  Distinguo coll'epiteto di maggiore questo fiume reale della Toscana, sia perché di un corso assai più lungo e di valle assai più estesa che quella dell'Ombrone pistojese, come ancora perché nel suo letto confluiscono molti fiumi subalterni o fiumane, le quali danno esse medesime il nome ad altrettante valli secondarie; come sono le Valli dell' Arbia , dell' Asso , della Merse e dell' Orcia ; sia ancora perché l'Ombrone sanese è uno dei fiumi principali che tributa direttamente le sue acque al mar Toscano.

Comecché cotesto fiume Ombrone debba propriamente ripetere la sua origine dallo sprone meridionale del Monte Fenali sul Chianti, la di cui giogana divide le acque che versano in Arno da quelle che scendono nell'Ombrone, e sebbene di costà sopra al villaggio di S. Gusmè scaturiscano le prime e copiose fonti dell'Ombrone sanese, pure a me sembra cosa più giusta e più vera quella di contemplare e includere nella valle superiore dell'Ombrone tutte le acque sue tributarie, quelle intendo dire che per varii nomi vi fluiscono dalla faccia meridionale della catena dei monti del Chianti, a partire da Monte Fenali , da Monte Luco , da Monte Grossi , da Coltibuono , da Radda , da Colle petroso della Castellina fino a Fonte Rutoli .

Avvegnaché, sebbene le acque che scolano dalla pendice occidentale tra Monte Fenali e Coltibuono, come pure tutti i fossi o canali che fluiscono dal fianco meridionale de'poggi fra Coltibuono, Radda e Collepetroso, non ché quelli della faccia orientale de'monti situati fra Collepetroso e Fonte Rutoli, sebbene coteste acque da varii rivi e torrenti raccolte nella fiumana dell'Arbia si vuotino, pure l'Arbia stessa al fiume dell'Ombrone si marita; per modo che tra la Valle dell'Arbia e questa dell'Ombrone sanese non si veggono frapposte altro che umili colline marnose comuni ad entrambi le vallate.

Premessa cotesta avvertenza ne conseguita, che le prime fonti dell'Ombrone sanese propriamente detto scaturiscono copiose dai massi di macigno del poggio posto a cavaliere del Villaggio di S. Gusmè, sul di cui dorso esistono le vestigie di una rocca detta di Sestaccia , già di Civita mura , volgarmente chiamata Ceta Mura , ad una elevatezza approssimativamente calcolata di circa 800 braccia sopra il livello del mare.

Le quali fonti si trovano stotto il grado 43° 24' di longitudine e il grado 29° 9' 2" di latitudine; mentre le scaturigini più settentrionali dell'Arbia situate fra Colle petroso e la Castellina s'incontrano nel grado 43° 29' 3" di longitudine e 28° 58' 2" di latitudine, vale a dire, circa 6 miglia più settentrionali e 12 miglia più occidentali delle sorgenti dell'Ombrone.
A voler pertanto accompagnare l'andamento di questo fiume conviene scendere con lui dai poggi di S. Gusmè per Castelnuovo e il monastero della Berardenga, e di là proseguendo il cammino verso ostro passare fra Rapolano e Monte SS. Marie, quindi arrivare alla porta settentrionale di Asciano, dove, attraversato il ponte, l'Ombrone piegando a libeccio, e passando fra le colline del Casale de'Frati e quelle di Monte Oliveto Maggiore, arriva davanti al borgo di
Buonconvento sulla strada Regia romana che pure trapassa sotto un ponte di pietra poco innanzi di ricevere il dovizioso tributo dall'Arbia, fatta ricca di tutti i suoi confluenti.

A questo punto l'Ombrone riprende la direzione di ostro fino alla confluenza del torrente Serlate sulla strada tra Buonconvento e Montalcino, dove volta faccia a ponente costrettovi dall'opposta base dei colli fra Montalcino e Murlo. Allo sbocco però del torrente Crevole di Murlo l'Ombrone riprende la sua direzione di libeccio, e finalmente voltasi verso ostro appena che dalla ripa destra ha accolto nel suo alveo il tortuoso fiume della Merse.

Nella stessa direzione di ostro corre l'Ombrone serpeggiando per una stretta e profonda gola fra le rupi che scendono alla sua destra dai poggi di Pari , di Mantauto e di Case Nuovole , e quelle che dalla parte opposta si diramano dalla montuosa contrada di Montalcino, finché passato Monte Antico l'Ombrone sanese dal lato di levante accoglie il tributo della fiumana Orcia resa onusta dai grossi confluenti del Formone , dell' Asso e dell' Ente che ha raccolto per via.

Dopo cotesta unione di corsi d'acqua l'Ombrone entra nel bacino di Paganico, dove il fiume dirigendosi verso ponente arriva sotto le mura di quel castello centrale de'monti maremmani, presso il quale accoglie a sinistra il torrente Trisolla , mentre a destra vi fluiscono il Lanzo ed il Gretano .
A Paganico però l'Ombrone, torcendosi ad angolo acuto, piega il suo corso da ponente a ostro-scirocco, per attraversare l'ultima barriera dei monti di Maremma; sino a che cambia direzione alla confluenza del torrente Melacce , là dove dopo un breve corso inverso da scirocco a maestrale riprende il cammino di libeccio, nel qual tragitto lo stesso fiume riceve a destra i rivi che scendono dai poggi di Campagnatico, di Batignano e di Roselle, ed a sinistra il grosso torrente delle Trasubbie e poi il fosso di Majano . A questa ultima confluenza di rimpetto al poggio d'Ischia si apre la valle della Maremma grossetana, che costituisce il quarto ed ultimo bacino, attraverso del quale passa l'Ombrone che ha dal lato di ponente la spaziosa pianura grossetana e il vasto padule di Castiglione della Pescaja, verso cui da poco in qua per doppio canale diversivo artificialmente è diretta una porzione delle sue acque per depositarvi le copiose torbe all'occasione di piene, e colmare bonificando a un tempo stesso quella pestilenziale laguna; mentre l'alveo principale dell'Ombrone dalla parte di levante rasenta le ultime pendici dei poggi di Montiano e della Grancia per vuotarsi finalmente nel mare sotto la torre della Trappola dopo un giro serpeggiante di circa 75 miglia.

 

La Valle pertanto dell'Ombrone, che accoglie quasi tutte le acque della Toscana meridionale, qualora si eccettuino quelle del bacino Orbetellano, formato dall'Osa e dall'Albegna, e non contando le Valli superiori della Fiora e della Paglia, fiumi che proseguono il loro corso fuori della Toscana granducale, cotesta Valle dell'Ombrone, a parer mio può suddividersi in 4 bacini; nel primo cioè, e più alto bacino in cui entra l'Arbia con tutti i torrenti e fossi suoi tributarii, e questo lo chiamo il Bacino di Siena per esservi compresa cotesta città. Il qual bacino dalle più remote sorgenti dell'Arbia si declina fino passato Buonconvento, là dove l'Ombrone appena accoppiatosi all'Arbia volta bruscamente il cammino da ostro a ponente per farsi strada tra il poggio di Bibbiano Guglieschi e quello della Badia Ardenga . Il qual primo bacino abbraccia una superficie territoriale di circa 200 miglia quadrate toscane.
Assai più esteso e più importante per la geografia fisica è il secondo ch'io chiamerò Bacino di Montalcino dalla città che in esso risiede, poiché comincia allo stretto dell'Ardenga e termina sotto la confluenza dell'Orcia, in guisa che in questa traversa di circa 20 miglia egli accoglie nel suo seno, dalla ripa destra il fiume Merse ricco di tutti i torrenti che in esso fluiscono, a partire dalla schiena dei monti di Prata , dai poggi di Montieri e di Radicondoli sino al Monte Maggio ch'è a settentrione della Montagnuola; mentre dalla ripa opposta entra nello stesso bacino la fiumana dell'Orcia, dopo aver accolto l'altra dell'Asso, la quale scende dai monti di Trequanda e dalle spalle di Montalceto , mentre l'Orcia nasce ne'contorni di Radicofani sotto il cui monte accoglie il Formone , e molto più innanzi l'Ente, due torrenti che partono dalla faccia occidentale e settentrionale del Mont'Amiata con tutti i minori rivi che scendono nell'Orcia da Radicofani e dalle pendici meridionali del Monte Pisis , o di Cetona. - Questo secondo bacino pertanto percorre nella sua maggiore larghezza, dalla schiena dei monti di Prata a quelli di Trequanda , circa 40 minuti di grado in longitudine, e nella sua maggior lunghezza, dal Monte Maggio a Radicofani , 28 minuti di grado in latitudine. - La qual superficie diminuendo sensibilmente in altri punti tanto in larghezza come in lunghezza si può calcolare approssimativamente di 1800 miglia quadrate toscane.

Il terzo bacino, che io chiamo dei monti della Maremma grossetana, o di Paganico , è di tutti il più centrale dell'Ombrone sanese; imperocché principia dallo sbocco del torrente Trisolla che scende da Cinigiano per entrare dalla sinistra ripa nell'Ombrone dirimpetto all'albergo de' Cannicci , e di là avanzandosi verso le mura meridionali di Paganico, il fiume accoglie per via i torrenti Lanzo e Gretano che scendono dalle spalle dei monti di Bellegajo e di Roccastrada .

Davanti a Paganico l'Ombrone, piegando direzione da ponente a scirocco, scorre fra le estreme falde occidentali de'poggi di Cinigiano e quelle orientali di Campagnatico, finché fra le due confluenze del fosso Corticella e del torrente Melacce , che dal lato di levante vi fluiscono, l'Ombrone, dopo il tortuoso passaggio intorno allo sprone di un poggio che stendesi verso la ripa sinistra a scirocco di Campagnatico, riprende la solita sua direzione da grecale a libeccio, calcolate le frequenti sinuosità del fiume, non oltrepassa le 18 miglia di cammino; durante il cui tragitto versano nel suo alveo dalla sponda sinistra, tutti i corsi d'eacqua che scendono dal fianco occidentale fra Monticello e Rocca Albegna , e dalla sponda destra quelli che fluiscono da Casale di Pari e da Roccastrada .

Contemplando frattanto nella sua maggior larghezza il terzo bacino dell'Ombrone sanese trovo che esso abbraccia 20 minuti di grado nella sua maggior longitudine e 19 minuti di grado nella più estesa latitudine; per modo che, calcolata la media proporzionale, occupa approssimativamente una superficie di 400 miglia quadrate toscane.
Più breve e meno ampio dei precedenti è il quarto bacino dell'Ombrone sanese, che a buon diritto può appellarsi di Grosseto dalla città che vi risiede, e che termina con il lembo del mare. Questo però se dalla parte di levante trovasi chiuso e circoscritto dai poggi di Monte Orgiali, Montiano, Alberese e Uccellina, non si saprebbe con egual precisione circoscriverne i lembi dal lato occidentale, qualora si dovessero escludere i corsi d'acqua che fluiscono nel padule di
Castiglione dalla faccia meridionale del poggio di Prata, dai monti di Sasso Fortino, di Rocca Tederighi, di Monte Massi e dalle pendici orientali di quelli della Pietra, di Gavorrano, di Colonna e di Giuncarico, i quali tutti inviano le loro acque nel detto padule, o direttamente, o per mezzo della fiumana Bruna , che è l'immissario maggiore ed anche può dirsi l'emissario della laguna medesima per il canale di Castiglione, il quale una volta sotto il vocabolo di Salebruna , ora
sotto il nome generico di Fiumara , entra nel mare.
Considerato però il quarto ed ultimo bacino di Grosseto insieme con gl'influenti nel padule prenominato, esso si estende nella sua maggiore lunghezza da grecale a libeccio per 14 miglia circa, e da scirocco a maestrale che sarebbe la sua maggiore ampiezza per l'estensione di 29 miglia. Dondeché prendendo la media proporzionale, il bacino dell'Ombrone grossetano occuperebbe una superficie di circa 260 miglia toscane quadrate, quandoché lo stesso bacino diminuirebbe di spazio della metà, se dovesse separarsi dal medesimo il vallone della Bruna .

 

 

 

 

 

 

Fiume Ombrone nei pressi di Rapolano Terme

 

 

 

Fiume Ombrone nei pressi di Buonconvento

 

 

Fiume Ombrone nei pressi della stazione di Pian delle Vigne