Cava Castelnuovo dell'Abate

Abbazia di Sant'Antimo - Castelnuovo dell'Abate

 

 

  Alabastro calcareo    
     
 

 

L'alabastro calcareo, detto anche alabastro orientale (in quanto i Romani lo importavano dall'Egitto) o alabastro onice (per la somiglianza con l'onice, che in gemmologia indica una varietà di calcedonio) è calcite (carbonato di calcio) depositata da acque termali che contenevano acidi umici o fulvici, ioni metallici e sostanze pigmentanti, che hanno formato disegni suggestivi.


La cava storica nei pressi di Castelnuovo dell'Abate (Montalcino) è un Geotopo di Interesse Regionale (GIR 12) ed uno dei pochi giacimenti del genere presenti in Italia.

Ha fornito materiale particolarmente pregiato denominato "Alabastro di Siena", usato per realizzare colonne e rifiniture di edifici di grande valore come la vicina Abbazia di Sant'Antimo e la Chiesa barocca di San Martino a Siena (la più importante del Terzo omonimo, in cui è divisa la città), nonché delle Cattedrali di Siena, Grosseto ed Orvieto.


La cava, utilizzata nell'evo antico e nel medioevo, e riattivata nel secolo scorso fino al 1992, presenta due fronti e conserva ancora blocchi di alabastrite attorno al bordo, il sistema di carrucole per il taglio ed un magazzino costruito con pietre di scarto.

 

Utilizzo:

è utile come pregiato materiale da decorazione suscettibile di lucidatura ed il suo utilizzo risale a tempi molto remoti, visto che già nell'antico Egitto, a Creta e a Micene era sfruttato per i rivestimenti di pareti o per i vasi funebri.

Se i Fenici sono stati tra i primi ad adoperarlo, in Etruria, il suo impiego fu notevole nel campo delle urne cinerarie e sarcofagi. Inoltre fu usato nelle basiliche paleocristiane per l'illuminazione, in sostituzione del vetro non ancora utilizzato.

 

Campioni particolarmente chiari e di grandi dimensioni sono talvolta ridotti in sottili lastre, tali da lasciar passare la luce che ne evidenzia il disegno e le zonature, ed utilizzati al posto di vetri per finestre (solo a scopo decorativo).
Viene usato inoltre in forma grezza per realizzare piccole sculture, soprammobili o bigiotteria, o in lastre lucidate impiegate come rivestimento. Nella zona di Volterra è ancora presente questo tipo di artigianato.


L'utilizzo dell'alabastro nelle arti applicate ebbe particolare fortuna nel Medioevo nella produzione di oggetti e ornamenti di culto. Tra i vari artisti specializzati nella lavorazione di questo materiale si ricorda il maestro di Rimini, nome sotto il quale è forse riconducibile un'intera bottega attiva nel nord della Francia o in Renania nella prima metà del XV secolo.

 

 

Alabastro-onice Castelnuovo dell'Abate

 

 

Alabastro-onice Castelnuovo dell'Abate-a

 

Alabastro

 

Manufatto in alabastro