Cave del Chianti

Paesaggio del Chianti

 

 

 

Calcare Marnoso

   
     
 

 

I Monti del Chianti sono dominati dall'alberese (calcare marnoso), dal quale si ottenevano blocchi per costruire edifici e lastre per pavimentare cortili.

La marna è una roccia sedimentaria, di tipo terrigeno, composta da una frazione argillosa e da una frazione carbonatica data generalmente da carbonato di calcio (calcite) CaCO3, oppure da carbonato doppio di magnesio e calcio (dolomite).

Nelle marne tipiche la percentuale di carbonato di calcio va dal 35% al 65%; al di sopra e al di sotto di questi valori si hanno termini transizionali a calcari (o dolomie) per alti contenuti di carbonato, oppure ad argille per bassi contenuti di carbonato. Questo tipo di roccia deriva da sedimenti fangosi, di origine prevalentemente marina, sedimentati in condizioni di bassa energia del mezzo.
La componente argillosa si depone per lenta decantazione di particelle d'argilla (dimensioni inferiori a 0,0625 mm).
La componente carbonatica può essere originata dalla precipitazione di sali o dalla deposizione di particelle organogene, derivate cioè da resti microscopici di organismi a scheletro o guscio calcareo.


Un tipo raro e particolare è la "pietra paesina", detta anche "calcare paesino" o "calcare ruiniforme", oppure "marmo paesino" o "marmo ruiniforme" (ruin marble), che si trova quasi esclusivamente in Toscana, dove è utilizzata per realizzare gioielli, suppellettili, intarsi di mobili e decorazioni di altari come nella Cattedrale di Siena: tagliata e levigata, sembra formare paesaggi astratti o castelli in rovina, dovuti all'infiltrazione nelle fessurazioni di acque contenenti ossidi ed idrossidi di ferro e manganese.


Nell'area sono infatti note mineralizzazioni di questi elementi. Attorno a Castellina, nei massi di calcare accatastati ai margini dei vigneti dopo il dissodamento, è stata trovata marcasite (in piccoli aggregati sferoidali) e quarzo (cristalli di 3-4 mm, talvolta giallastri perché ricoperti di limonite). Nelle pietre sciolte dei vigneti nei pressi di Pianella si trova pirolusite in forma dendritica ("dendriti di manganese").


Nelle rupi calcaree presso Ponte a Stielle, si trovano invece filoncelli di barite di potenza 10-15 cm, contenenti cristalli fino a 2 cm, limpidi, biancastri o giallastri.
Nel Chianti è abbondante anche l'arenaria: il litotipo "pietraforte", a cemento calcareo e di colore avana, era usato come materiale da costruzione (una cava storica è anche alla periferia di Siena, in Strada dello Scalpellino), mentre il litotipo "pietraserena", a cemento argilloso e di colore grigio, era usato per elementi decorativi (una dozzina di cave inattive).

Tra le pietre decorative ricordiamo anche il "Calcare lumachella", con piccoli resti fossili diffusi nella massa, un tempo estratto dalla cava di Villa a Sesta.
 

 

Alberese

 

 

Pietra serena

 

Pietra paesina

 

Calcare lumachella