Il bene, il male, la carità e l'egoismo

 

 

Il bene non fu mai male, il male non fu mai bene.

  Il male non dura, e il bene non regna.   Mal comune, mezzo gaudio.   E' si può fare il male a forza, ma non il bene.
Il male che non ha riparo, è bene tenerlo nascosto. Le male nuove son sempre vere. La malerba cresce presto. E' meglio dir poveretto me, che poveretti noi.
Presto e bene non stanno insieme. A volersi bene, non s'è mai speso nulla. Il troppo bene sfonda la cassetta. Chi ama tutti non ama nessuno.
Chi fa del bene agli ignoranti, fa onta a Cristo. Il buono è buono, ma il migliore è meglio. Più vale un pan con amore, che un cappone con dolore. Dagli effetti si conoscono gli affetti.
Alla vista si conosce il cuore. Più da noi è bramato, ché più ci vien negato. Mani fredde, cuore caldo. Affezione accieca ragione.
Chi ama bene, gastiga bene. I più buoni son messi in croce. Batti il buono, e' mégliora; batti il cattivo, e' peggiora. Quando puoi avere del bene, pigliane.
Chi fa quel che può, non fa mai bene. Chi non può benedire, non può maledire. Il meglio è nemico del bene. Non si conosce il bene, se non quando s'è perso.
Non sa che cosa sia il male, chi non ha provato il bene. L'ottimo è nemico del buono. Tutto è bene che riesce bene. All'uom dabbene avanza la metà del cervello, al tristo non basta tutto.
Chi bene e mal non può soffrire, a grande onor non può venire. Chi mi vuol bene mi fa arrossire, e chi mi vuol male mi fa imbianchire. Chi meglio mi vuole, peggio mi fa. Dal falso bene viene il vero male.
D'un male nasce un bene. Il ben d'un anno va via in una bestemmia. Chi fa bene per paura, niente vale e poco dura. Male non fare, paura non avere.
Chi mal semina, mal raccoglie. Chi ha fatto il male, faccia la penitenza. Chi fa male, odia il lume. Chi peggio fa, meglio l'accomoda.
Chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro l'uscio. Chi mal pensa, mal dispensa. Ai mali estremi, estremi rimedi. Male, malanno e l'uscio addosso.
Quando si comincia male, si finisce peggio. A pensar male ci s'indovina. Si crede più il male del bene. Non far mai bene, non avrai mai male.
La mal'erba non muore mai. Carità unge, e peccato punge. La limosina si fa colla borsa, e non col bossolo. Nessuno diventò mai povero per far limosine.
Aiuta i tuoi, e gli altri se tu puoi. Quando si va per dare, bisogna portar due sacchi. Se vuoi piaceri, fanne. Una mano lava l'altra, e tutte due lavano il viso.
Piacere fatto non va perduto. Bisogna guardare alle mani, e non agli occhi. Meglio un aiuto che cinquanta consigli. Chi da per ricevere, non dà nulla.
Chi dà e ritoglie, il diavolo lo raccoglie. Spesso si dà per forza quel che si nega per cortesia. Dov'è cupidità non cercar carità. Denaro sepolto non fa guadagno.
Chi sparagna, vien la gatta e glielo magna. Masseria, masseria, viene il Diavolo e portala via. Chi per sé raguna, per altri sparpaglia. Il primo prossimo è sé stesso.
Contento io, contento il mondo. Quando è poco pane in tavola, tieni il tuo in mano. Quando il villano è sul fico, non conosce né parente né amico. Chi attende al suo, non perde mai nulla.
E' meglio un tieni tieni, che cento piglia piglia. Ogni gallina raspa a sé. Ognuno auzza i suoi ferri. Ognuno tira l'acqua al suo mulino.
Ognuno si pari le mosche con la sua coda. A chi ti porge il dito, tu piglia il dito e la mano. L'interesse è figliuolo del Diavolo. Il ventre insegna il tutto.
Ognun per sé, e Dio per tutti. Perdona a tutti, ma niente a te. La prima si perdona, alla seconda si bastona. Chi più intende, più perdona.
Peccato confessato, è mezzo perdonato. Col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla. Si perdona, ma non si scorda. Il mèle si fa leccare, il fele si fa sputare.
Dispicca l'impiccato, impiccherà poi te. Chi ha dentro amaro non può sputare dolce. Poco fiele fa amaro molto miele. La vendetta non sana piaga.
Avuta la grazia, gabbato lo santo. Fatta la festa, non c'è chi spazzi la sala. Chi ringrazia, non vuol obblighi. Volto di mèle, cor di fiele.