L'onore, la virtù, la buona fama, i vizi, la verità

 

 

La coscienza è come il solletico.

  L'onore è di sel fa.   L'onore va dietro a chi lo fugge.   L'onore porta l'oro, ma non l'oro l'onore.
Pochi denari, e molto onore. L'occhio, la fede e l'onore non toccar mai di signore. Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento. Col suo si salva l'onore, e con quel d'altri si perde.
Meglio una sassata nella testa, che una ferita nell'onore. Bisogna fare di necessità virtù. Onestà e gentilezza, sopravanza ogni bellezza. La virtù sta di casa dove meno si crede.
Virtù e fortuna non istanno di casa insieme. Chi semina virtù, fama raccoglie. Chi ben vive ben predica. La buona vita fa la faccia pulita.
Buona incudine non teme martello. Chi acquista reputazione, acquista roba. Chi non si contenta dell'onesto, perde il manico e il cesto. Fatti un buon nome e piscia a letto, e diranno che hai sudato.
Chi di virtù non ha lo scudo, mancatagli la roba, resta nudo. Quando il bisogno picchia all'uscio, l'onestà si butta dalla finestra. Il sole passa sopra il fango, e non sìimbratta. Acqua torba non lava.
Un vizio chiama l'altro. Il vizio non fu mai virtù. Vizio per natura, fino alla fossa dura. Vizio rinato, vizio peggiorato.
Chi ha poca vergogna, tutto il mondo è suo. Dall'invidioso guardati come dal tignoso. Uom che invidia, ha doglie. E' meglio essere invidiati che compatiti.
Se l'invidia fosse febbre, tutto il mondo n'avrebbe. L'invidia fa agli altri la fossa, e poi vi casca dentro. L'avarizia è scuola d'ogni vizio. L'avaro non fa mai bene, se non quando tira le calze.
Non darebbe un Cristo a baciare.[1] La superbia andò a cavallo, e tornò a piedi. La troppa umiltà vien da superbia. Credi al vantatore, come al mentitore.
Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede. Chi non si misura, vien misurato. Chi si loda, s'imbroda. Ad orgoglio, non mancò mai cordoglio.
Ira senza forza, nulla vale. Chi tosto s'addira, tosto si placa. Chi è collerico, è amoroso. La collera della sera va serbata alla mattina.
La rabbia è tra' cani. Guardati da aceto di vin dolce. Dio ti guardi da inghiotte lo sputo. Chi offende scrive nella rena; chi è offeso nel marmo.
Chi offende, non dimentichi. Contro la forza la ragion non vale. Chi più urla ha più ragione. Chi ha meno ragione, grida più forte.
Tra due litiganti, il terzo gode. La più stretta è la via del vero. L'odio e la verità tornano alla sommità. Il vero punge, e la bugia unge
Il verosimile, è nemico del vero. Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero. Credesi il falso al verace, negasi il vero al mendace. Al bugiardo non è creduto il vero.
Chi si fida in bugia, col ver perisce. Chi è bugiardo, è ladro. Lunga via, lunga bugia. Le bugie sono zoppe.
Chi non si mostra com'è va con inganno. Chi non inganna, non guadagna. Chi t'accarezza più di quel che sòle, o t'ha ingannato, o ingannar ti vòle. Sotto consiglio non richiesto gatta ci cova.
L'inganno va a casa dell'ingannatore. Anco gli apostoli ebbero un Giuda. Il consiglio del traditore è come la semplicità della volpe. Tradimento piace assai, traditor non piacque mai.

[1] Si dice di persona spilorcia, che non renderebbe il minimo servizio.