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Il Canale Maestro della Chiana
Il sentiero ciclopedonale del Canale Maestro della
Chiana unisce Arezzo con Chiusi. Si tratta di un percorso di circa 62 km
attrezzato e protetto per chi viaggia lentamente, in bici o a piedi. |
In viaggio lungo il Sentiero della Bonifica
Partenza: Chiusi (SI)
Arrivo: Arezzo
Si comincia a pedalare dalla stazione ferroviaria di
Chiusi raggiungendo facilmente l'inizio del sentiero. Il percorso parte
proprio nel punto in cui si trova l'argine costruito in seguito al
concordato del 1780 tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio.
L'argine segna il confine tra la Chiana Toscana che digrada verso l'Arno
e la Chiana Romana che defluisce verso il Tevere. A poca distanza da
qui, verso sud, si trova l'imponente Callone Pontificio (detto anche del
Campo alla Volta) che, prima della costruzione dell'argine regolava
l'immissione delle acque del lago di Chiusi verso il Tevere. La prima parte del viaggio offre atmosfere di grande pregio naturalistico. Si pedala infatti immersi nel verde delle zone circostanti il lago di Chiusi e, subito dopo il lago di Montepulciano, luoghi ideali per piacevoli soste.
I laghi sono la "memoria" dell'antica palude. Il
Lago di Chiusi è anche il luogo della leggendaria fuga di Santa Mustiola:
perseguitata e imprigionata dall'imperatore riuscì a raggiungere le
acque del lago "imbarcandosi" sul suo mantello che le permise di
navigare sulle acque. Sempre secondo la leggenda, ancora oggi è
possibile vedere, la notte del 3 luglio, la scia dorata di Santa
Mustiola sulle acque del lago. |
"chiaro" di Montepulciano |
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LA VALDICHIANA SENESE: DAI CHIARI DI CHIUSI E MONTEPULCIANO A FOIANO DELLA CHIANA
A questo punto, percorsi circa 15 km, il tracciato
si snoda nell'ampia e solare Val di Chiana seguendo fedelmente gli
argini del Canale Maestro. A poca distanza si trovano le frazioni di
Acquaviva e Montepulciano Stazione, mentre più distante sulle colline si
vede il profilo della città di Montepulciano. |
Il Callone di Valiano |
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LA VALDICHIANA ARETINA: AGRICOLTURA E CITTÀ D'ARTE
Inizia qui il tratto aretino del Sentiero della Bonifica. E comincia qui il viaggio nell'anima agricola della Val di Chiana che profuma di frutteti. La Toscana del vino, dell'olio extravergine d'oliva e del grano in questo tratto della valle si arricchisce di produzioni pregiate di pere, mele e susine. Cortona, visibile sulle colline a oriente e tappa fondamentale del viaggio "etrusco", è toccata nel suo territorio dal Sentiero della Bonifica ed è raggiungibile con una deviazione di circa 12 km con impegnativa salita finale.
Foiano della Chiana, sfiorato dalla ciclabile, è il
luogo del Carnevale più antico d'Italia, documentato dal 1539. Al km 40
tra Foiano e Marciano della Chiana, nel punto in cui il sentiero
interseca ortogonalmente la strada asfaltata, si può fare una brevissima
deviazione a destra (est) per osservare la colmata di Brolio. |
Botte dello Strozzo |
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DAI PONTI DI AREZZO ALLA CHIUSA DEI MONACI
Il tratto finale del viaggio lungo il Canale Maestro della Chiana transita tra i frutteti e i vigneti di Civitella in Val di Chiana e offre la vista su importanti manufatti d'immissione costruiti in epoca ottocentesca per convogliare le acque dei canali laterali nel Canale Maestro. Poco prima del km 56 si transita nei pressi dei Ponti d'Arezzo. La moderna struttura in cemento armato ha in realtà una lunga storia: nel XIV secolo la palude della Chiana era attraversata in questo punto dalla strada senese-aretina sorretta da cinque ponticelli. In seguito furono sostituiti da un ponte a due arcate al quale, nel 1589, ne furono aggiunte altre sei e tutte vennero dotate di paratoie per la regolazione dei flussi di piena e per evitare che le piene della Chiana non si unissero alle piene dell'Arno. Un nuovo ponte in laterizio e ferro fu costruito nell'800 in seguito ad allargamento e approfondimento del Canale Maestro. Bombardata durante la guerra, l'opera idraulica, fu ricostruita nella versione attuale con una struttura in cemento armato. Dunque il ponte di oggi è alla sua quinta "impalcatura"... Comincia ora il tratto a traffico promiscuo verso Arezzo arrivando a lambire il Ponte alla Nave già descritto nella mappa di Leonardo da Vinci del 1502. Già allora era un'importante struttura sulla via di collegamento tra il Valdarno e la Val di Chiana. Nei pressi del Ponte alla Nave il sentiero è delimitato dalla struttura del Magazzino del grano costruito dai Cavalieri dell'Ordine di Santo Stefano. E' qui che venivano depositati i prodotti agricoli delle fattorie granducali scaricati dalle imbarcazioni e stoccati prima di essere inviati al mercato di Firenze. Con circa 60 km alle spalle il viaggio volge al termine e si giunge nei pressi dell'opera idraulica più imponente, la Chiusa dei Monaci. Esisteva già nel 1115 e appartenne ai monaci dell'abbazia di Santa Flora e Lucilia fino al 1797. L'acqua della Chiana era il motore delle macine con cui i monaci producevano farina. Solo successivamente fu dotata di paratoie per regolare il flusso delle acque e appare nella struttura esistente oggi dal 1839, secondo il progetto dell'ing. Alessandro Manchi. Il percorso ciclabile finisce qui. Il centro di Arezzo dista circa 6 km. Il Canale della Chiana prosegue fino a immettersi nell'Arno e, nei pressi della confluenza il fiume principale è sovrastato dal romanico Ponte a Buriano, con ogni probabilità lo stesso che appare alle spalle della Gioconda, il memorabile dipinto di Leonardo da Vinci.
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Chiusa dei Monaci |
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