Galleria di Pian del Lago

 
     
 

 

Un'altro grandioso sotterraneo, situato poco distante da Siena, fu ampiamente descritto da vari autori su TALP N° 19: è la GALLERIA di PIAN del LAGO, detta anche CANALE del GRANDUCA, lunga 2321 metri, scavata nel calcare cavernoso tra il 1766 e il 1781, per bonificare la piana paludosa (classico esempio di polje) invasa dalle acque perché alcuni inghiottitoi naturali, ormai interrati, non assolvevano più la loro funzione.

 

Il Gruppo Speleologico Senese se ne occupò a lungo rilevandola e percorrendola più volte, spinti dalla notizia ritrovata in archivio da Giovanni Betti, uno dei soci fondatori: in una lettera del febbraio 1771 l'ingegnere Bindi Sergardi, realizzatore dello scavo, scriveva al fratello che l'acqua entrata all'incile (imbocco della galleria) usciva nel torrente Rigo in quantità dimezzata a causa delle 17 caverne naturali incontrate nello scavo del sotterraneo nello spazio di 400 braccia (poco più di 200 metri).
Queste caverne, durante i lavori di rifinitura, furono accuratamente tamponate; il gruppo impiegò ore e giornate a ispezionare le pareti della galleria e i numerosi e strani segni impressi nella muratura, nel vano tentativo di rintracciarle

 

Galleria di Pian del Lago

 

Badia a Isola (fraz. di Monteriggioni)

 

Qui si trova un sotterraneo particolare che, per le sue tormentate vicende storiche, si potrebbe chiamare la "Galleria della Discordia".
In breve, i fatti desunti dai documenti: nell'anno 1002 la contessa AVA, ricca feudataria parente dell'imperatore Ottone III, istituì in suffragio della propria anima un monastero di benedettini, assegnando ai monaci una chiesa e un borgo situato lungo la via Francigena al margine di una depressione paludosa dalla quale prese il nome "Isola". Per il mantenimento assegnò 42 cascine e masserizie, oltre a sostanziosi tributi e decime varie. I monaci fondarono un'Abbazia (da cui Badia) che col tempo divenne più potente dei feudatari donatori. Nel frattempo anche la Repubblica Senese incrementò la sua potenza economica e politica.

 

Nel 1213 i Senesi costruirono il borgo fortificato di Monteriggioni che divenne un baluardo difensivo contro la nemica Firenze e una minaccia verso Volterra sotto il cui Vescovato era Badia a Isola.
Si creò così una contrapposizione non soltanto politica ma anche topografica tra Monteriggioni e la Badia che si fronteggiavano ai lati opposti della depressione paludosa. I monaci decisero di bonificarla mediante una galleria di scolo inizialmente all'aperto e poi sotterranea, che convogliava le acque nel torrente Staggia; allo scopo di ottenere un consistente aumento nella produzione di cereali.
Ai Senesi invece faceva comodo che la palude (chiamata anche "il Canneto") restasse tale e quale; sia come ulteriore ostacolo difensivo, sia perché il terreno molle poteva produrre maggiore quantità di foraggi per i cavalli della guarnigione. Ne scaturirono interminabili schermaglie diplomatiche, con produzione di documenti autentici ma talvolta anche falsificati e non mancarono gli scontri sanguinosi.

 

Nel 1242 il Podestà di Siena ingiunse ai monaci di sospendere lo scavo della galleria, minacciando pene pecuniarie e spedizioni punitive; un gruppo di armati riempì fossa e galleria. I monaci chiesero l'intervento del Vicario Imperiale che dette loro ragione. La questione andò avanti per molto tempo, con atti di forza e bastonature a sangue da una parte e ricorsi all'autorità imperiale dall'altra; finché nel 1246 si giunse a un compromesso che permise ai monaci di ultimare la galleria, ma concesse ai Senesi una consistente striscia di terreno al di là del fossato. Anche oggi, nonostante i secoli trascorsi, traspare ancora nella topografia dei luoghi, la storica inimicizia: da Badia a Isola lo sguardo spazia nella pianura bonificata, dalla quale emerge una vecchia torre che fronteggia nello sfondo il borgo fortificato di Monteriggioni. La torre è situata proprio sopra l'alveo del canale artificiale sotterraneo; serviva da sfiatatoio e controllo del livello delle acque. Dall'interno di essa si può malagevolmente penetrare in alcuni tratti del canale di scolo. In passato la galleria era percorribile per oltre 400 metri; oggi è percorribile solo a tratti perché intasata da melma e detriti.

 

Nello sfondo Monteriggioni, baluardo della Repubblica di Siena; in primo piano la pianura di Badia a Isola bonificata dei monaci. La costruzione a torre è uno degli accessi alla galleria sotterranea di scolo delle acque.

 

Badia a Isola Ingolla di Pian del Butale

 

In direzione SUD-EST, a poca distanza della già descritta pianura di Badia a Isola si trova un'altra depressione, molto più piccola, dove è scavato un canale e un cunicolo di scolo. È un'opera più recente, di epoca non precisabile; nel mezzo della depressione è scavato inizialmente un canale che si trasforma in una galleria sotterranea in muratura lunga varie decine di metri che confluisce in un inghiottitoio naturale ben presto impraticabile dove scompaiono le acque piovane.
Rilevato nel 1971, il Gruppo c'è tornato (giugno 2008) per scattare qualche foto; ma non è stato possibile perché dal fondo del sotterraneo provenivano minacciosi grugniti accentuati dall'effetto acustico della cavità: un grosso cinghiale solitario (solengo) aveva scelto di trascorrere le ore di afa nella fresca fanghiglia.
Dopo qualche ora di attesa e vari tentativi di farlo sloggiare, a rischio di essere caricati nello stretto canale, decisero saggiamente di rinunciare.
 

Pianta e sezione del canale di bonifica dell'Ingolla che scarica le acque in un inghiottitoio naturale.


 

Santa Colomba (fraz. di Monteriggioni)
IL SOTTERRANEO DEL CASTELLO

 

Di fronte alla chiesa parrocchiale di questa frazione, nel lato opposto della strada, si erge un sontuoso palazzo rinascimentale costruito nella prima decade del 1500 sulle rovine di un antico castello distrutto. Fu dimora estiva di Pandolfo Petrucci, detto il " Magnifico Signore di Siena".
L'opera è attribuita all'architetto Baldassarre Peruzzi, nativo della vicina Sovicille, famoso costruttore di bastioni difensivi di Siena.
Dall'interno del palazzo, attraverso due scantinati successivi, si entra in un sotterraneo che scende in profondità mediante un'ingegnosa scalinata a chiocciola composta da 181 scalini scolpiti nel calcare. Ai lati delle pareti si aprono vani circolari sovrapposti, destinati al funzionamento di un montacarichi per lo scavo. Alla base della scalinata il sotterraneo continua per più di 100 metri e s'interrompe con una frana di argilla e melma.
Secondo la leggenda popolare il percorso sotterraneo arrivava fino a Siena congiungendo il palazzo estivo con quello cittadino del Magnifico Pandolfo. In realtà si tratta di una probabile via di fuga segreta dell'antico castello.

 

Negli anni 60 dello scorso secolo, i vecchi del luogo asserivano che il percorso si sviluppava ben oltre la frana. Don Guglielmo Angiolini, allora presidente dell'A.S.S., ricordava di aver ricevuto la visita di un tenente dei carristi che durante la II guerra mondiale aveva soggiornato con il reparto nel palazzo e dichiarò di aver visitato il sotterraneo e di ricordare che era penetrato molto più avanti del percorso attuale. Il palazzo, dopo svariate destinazioni d'uso, nel 1969 divenne proprietà del prof. Mundell, premio Nobel per l'economia nel 2000.
Da allora il sotterraneo è inaccessibile.
Nell'archivio del Gruppo Speleologico Senese si conserva un rilievo speditivo e una vecchia foto della scalinata scattata nel 1961.


Un'altro aspetto curioso consiste nel fatto che all'interno del palazzo si articola un'altra spettacolare scala a chiocciola, opera del Peruzzi, che dalla base del palazzo sale fino al tetto e inizia, in modo quasi speculare, dallo stesso punto da cui parte la "chiocciola" del sotterraneo. Evidentemente l'architetto, costruendo sulle rovine del castello, rimase colpito dal singolare sotterraneo antico e si ispirò a questo per abbellire il palazzo con un'analoga opera di perizia artistica.
 

Scala a chiocciola del sotterraneo di S. Colomba; pareti e gradini sono scolpiti nel calcare.

 

Sotterraneo dell'antico castello di S. Colomba