Nel cuore della campagna chiantigiana, in un paesaggio dove convivono arte, storia e natura, ci si imbatte in un paese di antiche origini etrusche e dalle mille suggestioni. Villa a Sesta è il tipico e pittoresco borgo chiantigiano, nel comune di Castelnuovo Berardenga, ad economia prevalentemente agricola, situato lungo la strada provinciale che conduce a Brolio. Un angolo di paradiso immerso nelle campagne tra Siena, Firenze e Arezzo. Il territorio ricco di borghi medievali, pievi e castelli è testimonianza di un antica civiltà. Qui l’autenticità è di casa a partire dal borgo e dai suoi abitanti. La casa padronale, una chiesa, un frantoio tradizionale, le case nel borgo e numerosi casali sparsi nelle limitrofe colline di vigneti e oliveti, nel cuore del Chianti Classico Gallo Nero, uno dei territori più rinomati della Toscana, Il borgo di Villa a Sesta è documentato sin dal IX secolo e nell'anno 882 risulta tra le assegnazioni in favore della badia di San Salvatore. Il suo territorio comprendeva anche la vicina località di Sestaccia, detta anche Ceta Mura o Civita Mura, antico castellare della Repubblica di Siena: furono signori di Ceta Mura i signori Ricasoli e i monaci della badia di Montescalari, come si legge in una lettera del 1197 spedita dall'abate di Montescalari ad alcuni nobili toscani.
A Villa a Sesta risiedeva
stabilmente un giudice nel XIV secolo, poi riunito a San Gusmè il secolo
successivo. L'edificio di maggiore interesse della frazione è la pieve di Santa Maria, risalente al IX secolo, ma significativamente ristrutturata agli inizi del XIX secolo in stile neoclassico. All'interno è custodita una scultura della Madonna col Bambino di Jacopo della Quercia, oltre che varie opere pittoriche e scultoree dal XIV al XVIII secolo. Su di un'altura poco a nord del borgo, si trova la località di Sestaccia, già Ceta Mura, dove sono situati i resti dell'antico castello.
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