Morfologia
Questo
animale ha dietro di sé una storia lunga e sofferta.
Il suo habitat originario sono i fiumi e i laghi
delle regioni temperate dell'America Meridionale,
dove da più di due secoli è oggetto di caccia
spietata: verso l'inizio del Novecento, in Argentina
e in Cile, divenne sempre più raro, correndo il
pericolo di estinzione, fintanto che non se ne
decise l'allevamento. Questa specie, a differenza di
quasi tutti gli animali da pelliccia, non è
carnivora e si alleva perciò molto facilmente (ed
economicamente) mediante patate, avena, legumi. Il
suo mantello, cosparso di setole lunghe e ispide, è
di un bel castano chiaro, ma la domesticazione ha
originato anche razze dal pelo biancastro.
La nutria si distingue
facilmente dai ratti per le maggiori dimensioni: la
lunghezza della testa e del tronco è di 40-60
centimetri, la coda misura 30-35 centimetri e il
peso va, solitamente, dai 6 ai 9 chili. A prima
vista la si potrebbe confondere con il castoro, che
però ha una coda piatta orizzontale, mentre quella
della nutria è cilindrica, poco pelosa, e ricoperta
di squame. Inoltre la nutria ha gli incisivi di
colore arancione. Le sue zampe posteriori, a
differenza di quelle anteriori, sono palmate, il che
le permette di nuotare con grande facilità: la
nutria è infatti un'ottima tuffatrice e nuotatrice,
ed capace di rimanere sott'acqua anche per cinque
minuti. Sulla terraferma si sposta minore abilità:
trotterella goffa, anche se è il grado di correre
velocemente.
Di abitudini
prevalentemente crepuscolari, vive di preferenza
nelle zone paludose, lungo i fiumi pianura là dove
la corrente dell'acqua è piuttosto lenta, e va alla
ricerca delle canne e delle erbe palustri di cui si
nutre; apprezza soprattutto il fusto e le foglie
delle Ciperacee. Una particolarità molto
interessante è data fatto che la nutria ospita,
nell'intestino cieco, una grande quantità di batteri
capaci di demolire la cellulosa: in tal modo questo
roditore è in grado di digerire anche le fibre
vegetali meno appetibili per gli altri erbivori,
Tutto ciò non significa, però, che sia un animale
completamente vegetariano: molto spesso si alimenta
anche di molluschi e perfino di giovani anguille.
Non si sa con
sicurezza quando avvengano in natura i parti della
nutria (in cattività si riproduce tutto l'anno).
Secondo alcuni si verificherebbero due o tre volte
all'anno. Il parto avviene dopo una gestazione di
4-5 mesi, generalmente con 5 o 6 piccoli già coperti
di pelo e con gli occhi aperti. Costoro sono
precocissimi, e dopo poche ore sono già in grado di
nuotare. Le femmine posseggono 6 paia di capezzoli
situati molto in alto sui fianchi, per cui i piccoli
possono essere allattati con facilità persino mentre
la madre è in acqua.
Il nido della nutria
è, di solito, una tana sotterranea con l'imbocco che
da direttamente sull'acqua. La tana, scavata con le
robuste unghie delle zampe anteriori, è duratura e
serve per diverse generazioni. Dopo 5 mesi i giovani
diventano sessualmente maturi; i maschi raggiungono
dimensioni maggiori delle femmine.
La nutria presenta
alcuni comportamenti interessanti. È uno dei non
molti animali che hanno l'abitudine di mangiare
aiutandosi con le zampe anteriori, e mangia
appoggiata sui gomiti, oppure seduta sugli arti
posteriori; bagna il cibo, prima di ingerirlo;
spesso si riempie la bocca con la maggior quantità
di erba possibile e poi corre a bagnare il tutto
nell'acqua. In altri casi si immerge sul fondo, da
dove strappa le piante per portarle alla superficie
per masticarle a suo agio. Date le sue tendenze
abitudinarie, i residui non ingeriti finiscono per
accumularsi sempre nel medesimo posto: è così
possibile scorgere, in mezzo alla fitta vegetazione
delle rive, l'accumulo di materiale vegetale, a mo'
di piattaforma, che serve anche da punto di riposo e
di riparo per l'animale.
La nutria è un animale
piuttosto battagliero e aggressivo: non di rado le
lotte fra maschi si risolvono con esiti cruenti e
talvolta mortali. Anche il corteggiamento è
piuttosto movimentato, e comprende reciproci
richiami sonori, rincorse nell'acqua e sul terreno,
lotte giocose e digrignamento di denti. Le nutrie
però conoscono anche lunghi periodi di calma,
durante i quali si dedicano alla pulizia del corpo:
strigliano con cura la pelliccia per mezzo delle
zampe anteriori o si tolgono i residui del cibo dai
lunghi incisivi. A giudicare dal tempo e dalla cura
riservata a queste operazioni, sembrerebbero
l'attività preferita dell'animale.
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