San Vito

in Rutiliano

 
     
 

 

San Vito in Rutiliano:

è l'attuale Pieve romanica dei Santi Vito e Modesto (nota più semplicemente come Pieve di Corsignano), presso Pienza, nella sua suggestiva costruzione in tufo a tre navate, anche se l'abside è stata eliminata. Originariamente però essa doveva essere composta della sola navata di destra, la quale è dotata tutt'ora dell'antica cripta, suddivisa da colonnette, che ricorda molto da vicino quella di S. Pietro a Pava o in Villore, presso S. Giovanni d'Asso.

 

 

Profilo di Pienza

 

 

Dall'XI secolo in avanti assunse il nome del vicino castello e fu detta "Plebs S. Viti in Corsignano".

Con questo toponimo appare ancora in una carta del 1219, riportata dal Pasqui.

Nelle Rationes Decimarum del 1278 prende la denominazione "Plebs S. Iohannis in Corsignano", così come per altre Pievi, nelle quali la presenza del fonte battesimale ha fatto prevalere S. Giovanni Battista sull'antico titolare della Pieve.

Alcuni terreni appartenenti alla Pieve sono detti tutt'oggi: "Campi Rutiliani", costituiscono cioè quel "Fundus Rutilianus" derivante dal gentilizio latino "Rutilius", che diede origine al primo toponimo della chiesa.

 

 

Panorama nella zona della Pieva

 

 

Il Santo titolare della Pieve, S. Vito, unito a Modesto e Crescenzia è da identificarsi probabilmente con il martire Tito (Vito) Domiziano (Modesto), sposo spirituale di Agrippina (Crescenzia), figlio di Flavio Clemente e di Flavia Dominila, designato da Domiziano a succedergli come Imperatore.

 

(Pieve di Corsignano)