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Gli abitanti si chiamano: sancascianesi.

San Casciano dei Bagni

 
 

 

San Casciano dei Bagni è il Comune, Celle sul Rigo e Palazzone le frazioni che caratterizzano l'ultima frontiera della provincia senese, un luogo di antiche memorie: già nel 995 la "curtis del Bagno" fu oggetto di una donazione all'Abbazia di San Salvatore da parte del marchese Ugo di Toscana, confermata in seguito da Ottone III e poi, nel 1004, da Enrico III. Ma la fama delle splendide acque di San Casciano dei Bagni era già consolidata, tanto è vero che ne scrive Orazio in un'epistola a Numonio Valla.
La presenza rigeneratrice delle acque si associa al concetto del luogo sacro, come testimonia una pieve romanica alto medievale probabilmente costruita su un precedente tempio pagano: la pieve, certamente di età prelongobarda, si trova citata in una bolla di Papa Celestino III, del 1191.

 

 

 

 

 

L'uso del toponimo "Santo Cassiano" si trova per la prima volta in una querela dei monaci dell'Abbazia all'Imperatore Enrico IV contro gli Aldobrandeschi. Terra di confine, fino al XIV secolo fu possedimento dei Visconti di Campiglia e causa di contese tra Orvieto e Siena dal XIII secolo fino all'assoggettamento alla sovranità senese. Il bel castello medioevale fu testimone di numerose guerre e subì ovviamente continui assalti, come nel 1495, quando fu saccheggiato dai soldati di Vitellozzo Vitelli.

Nell'area occupata anticamente dal cassero, agli inizi del secolo è stato costruito un castello neogotico.

Celle sul Rigo, che sorge più in alto di San Casciano, era un'antica pieve intitolata alla Conversione di San Paolo: possesso della famiglia senese dei Salimbeni, passò poi ai Piccolomini, per diventare infine, dopo numerose dispute, dominio della Repubblica senese nel 1481. Antica anche l'origine di Palazzone, con la splendida pieve di Santa Maria in Fighine, citata da Papa Celestino III nella bolla del 1191 a Teobaldo, vescovo di Chiusi.

 

 
 
 
 

 

Le straordinarie caratteristiche delle Terme di San Casciano dei Bagni, note fin dai tempi di Orazio, sono state celebrate in tempi più vicini a noi da Cesare Scotti in un poemetto del 1704 e descritte da due medici, i Bastiani, in alcune opere scientifiche. Terme straordinarie - la più famosa è la sorgente Siconcella - hanno livelli quantitativi e qualitativi sorprendenti, con la terza portata d'acqua d'Europa e proprietà benefiche per le malattie epatiche, mentre i fanghi sono indicati per i reumatismi.
Acque miracolose e vino buono: di particolare pregio quello prodotto a Palazzone, conosciuto e apprezzato già dal 500, tuttora molto richiesto dai mercati. Buon vino fa buona cucina: quella di San Casciano Dei Bagni è ricca e saporita, con due piatti poveri, i pici, conosciuti in tutta la provincia a sud di Siena, e i ciaffagnoni, piatto tipico anche dell'alto Lazio, celebrati in una famosa sagra. I ciaffagnoni sono crêpe di farina, acqua, sale e poco uovo, tirati in padella con un filo d'olio e conditi con formaggio, mentre con la marmellata rappresentano un delizioso dessert. Una cucina semplice e saporita, capace di prendere il meglio dalle regioni di confine, l'Umbria e il Lazio, e dalla grande gastronomia Toscana.

 

 

Per visitare il sito ufficiale del Comune di San Casciano dei Bagni: www.comune.sancascianodeibagni.siena.it

 

 

 
 
 
 

San Casciano dei Bagni

Pictures

   
 
 
 

 
 

San Casciano dei Bagni

 
 
 
 

 
 

San Casciano dei Bagni, una veduta del borgo

San Casciano dei Bagni, una veduta del borgo

 
 
 
 

 
 

San Casciano dei Bagni, uno scorcio del borgo

San Casciano dei Bagni, uno scorcio del borgo

 
 
 
 

 
 

San Casciano dei Bagni, uno scorcio di Piazza Matteotti

San Casciano dei Bagni, uno scorcio di Palazzo Bologna

 
 
 
 

 
 

San Casciano dei Bagni

San Casciano dei Bagni, particolare

 
 
 
 

 
 

San Casciano, la Porta, accesso principale al borgo

San Casciano, La Collegiata dei Santi Leonardo e Cassiano

 
 
 
 

 
 

San Casciano, uno scorcio del borgo

San Casciano, uno scorcio del Palazzo Pubblico

 
 
 
 

 
 

San Casciano, la Porticciola

San Casciano, uno scorcio del borgo