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Dire che mi trovo a mio agio nello scrivere e a descrivere questo mondo sarebbe come dire che mi trovo a mio agio nell’indossare un paio di scarpe del numero 37…porto il quarantaquattro.
Però, perché c’è sempre un però, è un mondo che mi affascina …anzi, mi ha da sempre affascinato e quindi, nel momento in cui sono venuto a contatto con la rivista TALP, rivista della Federazione Speleologica Toscana, m’è venuta l’idea di far conoscere (nei limiti della zona) questo mondo a chi, come me, non ha la più pallida idea di cosa abbiamo sotto i piedi.

Speleologi: frequentatori di aree carsiche, sotterranei cittadini, profondi abissi, vasti complessi, piccoli buchi dietro casa o lontani da questa migliaia di chilometri, esploratori, topografi, fotografi, geografi del vuoto. Promotori di attività volte alla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio ipogeo, accompagnatori di bimbi e adulti nella conoscenza del buio.
Forse anche scienziati. Grazie!

Grazie per la cortese disponibilità dimostrata alle mie richieste a tutto lo staff di “TALP”, Rivista della Federazione Speleologica Toscana.

 
     
   

 

 

 

 

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