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Scenari naturali aspri e selvaggi, orridi scoscesi,
selve tenebrose, contorti anfratti e oscure caverne, ma anche solitari
altopiani con panorami struggenti e sconfinati.
Questi i luoghi prescelti da strani individui, gli eremiti, molti dei
quali indiscutibilmente santi e beati; altri ambiguamente definibili:
visionari, isterici, furbastri, opportunisti o boccacceschi impostori.
Quasi tutti vissero la loro esperienza mistica in prossimità o
all'interno di cavità sotterranee naturali o artificiali usate non solo
come rifugio e riparo dalle intemperie, ma anche come mezzo ideale per
estraniarsi dall'umano consorzio e perseguire, in solitaria meditazione,
la propria ascesi spirituale in un ambiente, la caverna, carico di
simbolismi atavici:
seno della grande madre terra, buco nero proiettato agli inferi ma
aperto verso il cielo, specchio dell'eterno dualismo bene-male,
virtù-peccato, paradiso-inferno, vita-morte, fantasia-realtà, le tenebre
della spelonca accentuavano i conflitti interiori, davano ali
all'immaginazione suscitando deliranti apparizioni e visioni oniriche.
La storia in generale, le cronache locali in particolare, parlano spesso
di eremiti, anacoreti, asceti; un fenomeno diffuso in tutte le terre
cristiane e non solo, con risvolti e motivazioni complicate,
inspiegabili se non si ha particolare preparazione in campo religioso e
filosofico.
Senza insabbiarmi in questioni teoriche specifiche passo ad illustrare i
vari casi dì eremitaggio "speleologico " riscontrabili nella mia zona.
Tratto da TALP N°36 a cura
di Franco Fabrizi e Franco Rossi (Associazione Speleologica
Senese) foto di A.Roncioni
FEDERAZIONE SPELEOLOGICA TOSCANA
vialetto Amerigo Gomez, snc - 50136 Firenze
sito:
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