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Gli abitanti si chiamano: chiancianesi.

Chianciano Terme

 
 

 

Sulle colline che separano l'alta val d'Orcia dalla Valdichiana è adagiato il piccolo territorio comunale di Chianciano Terme. Alla fine del Cinquecento Chianciano era una delle sedi di vicariato dello Stato di Siena che, oltre a Chiarentana, comprendeva anche Castiglioncello del Trinoro, attualmente compreso nel comune di Sarteano. Chianciano fu probabilmente un centro etrusco di un certo rilievo, stante la vicinanza delle sorgenti termali che si vuole utilizzate da Porsenna, re di Chiusi, e poi largamente adoperate in epoca romana.

 

Per avere la prima notizia documentata e sicura su Clancianum, tuttavia, occorre attendere il 1139, quando la località appare ricordata per caso in un elenco di testimoni che assistettero alla donazione di una parte del Castello di Radicofani fatta dal conte Manente al vescovo di Siena. A cavallo tra il XII e il XIII secolo il Castello di Chianciano era dominato dai conti Manenti di Sarteano, attraverso i quali Siena cercava nello stesso tempo il controllo non solo di quel luogo, ma anche della Valdichiana.

 

 

 

 

Le mire espansionistiche di Siena erano contrastate da Montepulciano e da Orvieto, spesso spalleggiate da Firenze, che non perdeva occasione per intralciare le ambizioni dei senesi. Dopo un'occupazione militare di questi ultimi intorno al 1230, Orvieto, forte dell'appoggio dei fiorentini, riuscì a togliere Chianciano ai Manenti e al controllo di Siena, inserendolo nel proprio contado (1237).
Chianciano, nonostante queste alterne vicende, riuscì a organizzarsi in comune, con un relativo grado di autonomia giurisdizionale, come anche appare dallo statuto del 1287. Alla metà del Trecento, quando si dissolse l'organizzazione territoriale orvietana, Chianciano preferì sottomettersi politicamente a Siena, divenendone un punto di forza nella lotta contro Montepulciano, fino alla metà del secolo successivo. La subordinazione a Siena non tolse a Chianciano l'ampio margine di autonomia che sempre aveva cercato di gestire. Ciò fu confermato ancora nel 1537 quando le autorità senesi imposero un contributo straordinario e i rappresentanti della comunità di Chianciano opposero un deciso rifiuto: di lì a poco (1544) venivano nuovamente redatti gli Statuti municipali. Infine, al tempo della guerra di Siena, Chianciano venne assalito e, dopo aver subito il saccheggio, fu incendiato.

 

La fortuna di Chianciano nelle varie epoche è sempre stata legata alle acque termali. Queste e i "bagni" che le sfruttavano presso l'antico "castellare" di Sellena sono ricordati nel Medioevo e ne fanno esplicito riferimento anche gli statuti del 1287. Passato il periodo comunale, occorrerà attendere il periodo mediceo perché i bagni di Chianciano conoscano una nuova fioritura di interessi. Tuttavia il grande sviluppo dell'attività termale di Chianciano è di epoca assai recente: si può dire sia iniziato nel 1915, quando il comune cedette la gestione delle acque alla Società delle Terme di Chianciano costituita da Angelo Banti. Negli anni che seguirono si verificò un notevole sviluppo dell'attività termale, che portò alla creazione delle strutture necessarie: fu redatto il primo piano regolatore, furono realizzati l'acquedotto e le fognature e fu infine edificato il primo stabilimento per l’imbottigliamento.

 

Le sorgenti oggi utilizzate sono quattro, ossia l'Acqua Santa, l'Acqua di Sillene, l'Acqua di Fucoli e l'Acqua di Sant'Elena: le prime tre sono del gruppo bicarbonato-solfato-alcalino-terroso, mentre l'ultima è un'acqua medio-minerale bicarbonato-alcalino-terrosa. I fanghi di Chianciano vengono preparati con argille macerate nell'acqua della Fonte di Sillene.
L'Acqua di Sillene (detta anche di Sant'Agnese) affiora abbondantissima dal fondo del cratere di un vulcano spento (temperatura 35-36 °C), donde viene fatta affluire alle vasche di balneazione per la terapia delle affezioni cardiovascolari. L'Acqua Santa (temperatura 32,3 °C), dalla quale si deriva anche un tipo concentrato ("l'acqua attiva"), è indicata nelle malattie epatobiliari. Infine, l'Acqua di Fucoli è impiegata per la terapia idropinica delle malattie dell'apparato digerente, mentre l'Acqua di Sant'Elena è indicata per la cura delle affezioni dell'apparato urinario.

 

 
 
 
 

 

La gente di Chianciano, il comune più piccolo dell'intera provincia, ha saputo sfruttare con intelligenza le 'fonti' benedette che sgorgano nel suo territorio e un ambiente naturale dolce e incontaminato. Ai piedi del paese è cresciuta così la città turistico-termale con oltre 230 alberghi, numerosi parchi e giardini, e moderne strutture per la pratica sportiva. Gli stabilimenti termali dell'Acqua Santa, di Sillene, dei Fucoli, di Sant'Elena, tutti meravigliosamente immersi nel verde e giustamente famosi nel mondo per la cura delle malattie delle vie biliari, per la funzionalità dei reni, per la balneoterapia e la preparazione dei fanghi, sono collegati al centro della città da viali alberati sui quali si affacciano le vetrine di eleganti negozi, ricchi di gusto e di originalità. L'ospite, ma anche l'occasionale visitatore, ha qui la possibilità di scegliere fra innumerevoli occasioni di svago di alto livello, che l'organizzazione turistica propone durante la lunga stagione. Da ricordare senz'altro il 'Premio Chianciano della critica Radiotelevisiva, la presentazione delle opere selezionate al 'Bancarella', il 'Concorso Ippico Nazionale e il 'Premio Evergreen, riservato a personaggi sempreverdi del mondo artistico e culturale. Suggestivi inoltre l'Antica Giudeata, tradizionale processione del Cristo morto, al Venerdì Santo, con oltre cento figuranti in costume, e il Presepe Vivente, che si svolge nel centro storico la sera di Natale.

 

Per visitare il sito ufficiale del Comune di Chianciano Terme: www.comune.chianciano-terme.siena.it

 

 
 
 
 

Chianciano Terme

Pictures

   
 
 
 

 
 

Chianciano Terme, uno scorcio panoramico della Città


 
 

 
 

Chianciano Terme, uno scorcio di via Casini e Torre dell'Orologio

Chianciano Terme, un vicolo del Borgo

 
 
 
 

 
 

Chianciano Terme, Porta del Sole

Chianciano Terme, un vicolo del Borgo

 
 
 
 

 
 

Chianciano Terme, un vicolo del Borgo

Chianciano Terme, Piazza Matteotti