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Gli abitanti si chiamano: colligiani.

Colle di Val d'Elsa

 
 

 

La parte più alta della Valdelsa è stata densamente abitata fin da epoca preistorica, come attesta la notevole quantità di reperti archeologici, particolarmente numerosi con riguardo al periodo etrusco e romano. Non fa eccezione la zona ora corrispondente al territorio comunale di Colle di Val d'Elsa: basta ricordare le tante tombe di vario tipo rinvenute nei dintorni di Gracciano, di Mensanello di Scarna, di Collalto, di Quartaia e di Campiglia, riferibili soprattutto al periodo etrusco ellenistico sebbene non siano trascurabili i reperti romani.


Soltanto allo scadere del XII secolo si hanno le prime notizie certe su Colle.
In precedenza sappiamo per certo che la Chiesa di San Salvatore situata in "Colle Vecchio" (così nominato in un documento del 1115) dipendeva dalla Pieve a Elsa che, assieme alla Chiesa di Santa Maria di Spugna, era contesa al vescovo di Volterra dagli Aldobrandeschi. Questi, nel 1007, ricevuta definitivamente dal vescovo la Chiesa di Spugna con l'annessa corte, la trasformarono in un'abbazia divenuta potente nel XII e XIII secolo.
 

 

 

 

 

Fin dall'Alto Medioevo è attestata nella zona anche la presenza della più importante strada dell'epoca nei collegamenti tra Roma e l'Europa centrale, la via Francigena. La strada scorreva sulle colline alla sinistra dell'Elsa e, provenendo da San Gimignano, attraversava il territorio di Colle alla volta di Badia a Isola, toccando la Pieve di Coneo e l'altra, antichissima, detta "a Elsa". Il toponimo di questa rimane oggi ad una casa colonica, "Pieve a Elsa", presso la strada maremmana appena oltrepassato Gracciano. Un guado nei suoi pressi potrebbe essere l'antico attraversamento dell'Elsa da parte della via Francigena.

 

La struttura urbana del centro storico di Colle si articola in una parte alta (Colle Alto) e in una parte che si è sviluppata al piano fin dal Medioevo (Colle Basso). La parte alta ha logicamente risentito della situazione morfologica del terreno ed è caratterizzata da una forma molto allungata sul crinale della collina, divisa nelle distinte parti del Castello e del Borgo.

 

Il Castello, nella parte orientale e più dirupata della collina, di forma assai allungata, è articolato su un asse longitudinale. Su questo si apre la piazza principale con la Cattedrale dei Santi Alberto e Marziale, sorta sul luogo dell'antica pieve, il Palazzo Pretorio e quello comunale. Più a est la strada incontra la piazzetta ove è situata la Chiesa di Santa Maria in Canonica, poco oltre una imponente casa-torre tradizionalmente ritenuta come la Casa di Arnolfo. Numerose sono le testimonianze di architettura medioevale i cui motivi ornamentali si rifanno a modi senesi.
Delle mura che recingevano il Castello restano lunghi tratti della parte basamentale, soprattutto a nord. Niente resta invece delle sue porte: quella orientale è stata sostituita da un bastione rinascimentale mentre al posto di quella occidentale è il Palazzo Campana, posto a cavallo della strada.
Attraversato il Palazzo Campana, la strada si congiunge al Borgo di Santa Caterina per mezzo di un ardito ponte.

I
l Borgo costituisce il naturale prolungamento del Castello sulla cresta della collina, verso ovest. Esso si articola essenzialmente sul proseguimento della strada che fa capo alla rinascimentale Porta Nuova (o Volterrana), attribuita a Giuliano da Sangallo e fiancheggiata da due bassi torrioni cilindrici con base a scarpa. Dal Borgo, in corrispondenza della Chiesa di Santa Caterina, si diparte una strada in ripida discesa che lo collega a Colle Basso. Questa parte sviluppatasi al piano ebbe anche nel Medioevo un assetto urbano più regolarizzato. Della cinta murata che la proteggevano resta oggi soltanto il lato meridionale, ove si apre la Porta Guelfa, sull'antica via Maremmana. Attorno a questa parte dell'antico centro storico si è in seguito verificato ogni sviluppo urbano di Colle moderno.

 

 
 
 
 

 

L'Elsa, il fiume che nasce a regime torrentizio nel territorio di Sovicille, da il nome alla città. 

Colle è da sempre nota per le sue molteplici attività industriali. Dapprima i colligiani - quelli di tanti secoli fa - si misero a fabbricare carta, ingegnosamente piegando alle loro esigenze le acque dell'Elsa. E poi, tanto la carta si produceva sul posto, fiorirono qui, nel XV secolo, rinomate stamperie; e non meno rinomata era in tutta la Toscana, a quella stessa epoca, la cristalleria di Colle, che poi doveva essere universalmente nota, arrivando, addirittura, a rivaleggiare con quella di Boemia (e sta di fatto che Colle viene chiamata, in alternativa, "la Boemia italiana".
A Colle, oramai, l’artigianato del cristallo si è dilatato a vera e propria industria, la cui produzione conserva l'antica impronta squisitamente artigianale, ciò che tuttavia spiega il favore che ad esso concedono, inalterabilmente, gli amatori di tutto il mondo.

La cristalleria, ad ogni modo, non è la sola vocazione pressoché artistica di Colle, che coltiva, con altrettanto successo, ogni altro nobile artigianato: dal ferro battuto all'argenteria, ai mobili, alla pelletteria...da queste botteghe escono "pezzi" di raro buon gusto e di accuratissima fattura, apprezzati in tutto il mondo.
Gente proprio in gamba questa di Colle, operosissima, ingegnosissima, sempre all'avanguardia in fatto di tecniche e di produzioni, pronta - non meno - a cogliere l'esigenza di tempi nuovi, di una rinnovata società.

 

 

Per visitare il sito ufficiale del Comune di Colle di Val d'Elsa: www.comune.collevaldelsa.it

 

 

 
 
 
 

Colle di Val d'Elsa

Pictures

   
 
 
 

 
 

Colle di Val d'Elsa, scorcio panoramico della Cittadina


 
 

 
 

Colle di Val d'Elsa, scorcio della Cittadina

Colle di Val d'Elsa, i possenti bastioni di Porta Nuova

 
 
 
 

 
 

Colle di Val d'Elsa, Palazzo Campana

Colle di val d'Elsa, scorcio

 
 
 
 

 
 

Colle di Val d'Elsa, torre campanaria

Colle di Val d'Elsa, Chiesa di Santa Maria in Canonica

 
 
 
 

 
 

Colle di Val d'Elsa, un vicolo della Cittadina

Colle di val d'Elsa, vista sulle mura