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Gli abitanti si chiamano: Poliziani. |
Montepulciano |
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Il primo documento storico risale al 714: in una elencazione delle chiese battesimali contese fra i vescovi di Siena e Arezzo si trova anche una chiesa «in castello Politiano». Altre testimonianze ritrovate presso l'Abbazia del Monte Amiata nel secolo scorso ci danno l'idea di una comunità attiva e organizzata. Nel XII secolo si sviluppa il Comune con i suoi organismi politici e amministrativi, e Montepulciano, ricca e strategicamente ben collocata, cerca di salvaguardare la sua indipendenza da Siena alleandosi con i nemici tradizionali della Repubblica senese. Già nel 1202 stringe infatti un accordo con Firenze, giurando alleanza politica ai Fiorentini e dichiarando di non appartenere al contado di Siena.
I Senesi, dopo aver tentato inutilmente di far valere le loro ragioni all'interno della Lega toscana, cercano la rivincita sul campo di battaglia, espugnando il castello nel 1232 e radendone al suolo le mura e le torri; ma le sorti della guerra volgono a favore degli alleati fiorentini e orvietani, e con la pace del 1235 Siena deve rinunziare alle rivendicazioni sulla città, impegnandosi a versare la forte somma di ottomila lire per la ricostruzione delle opere fortificate. In seguito, Montepulciano si appoggia alternativamente a Firenze e a Siena, fino a entrare nel 1511 a far parte della Signoria dei Medici. Nel 1561 ottiene la sede vescovile e il titolo di città, diventando uno dei centri privilegiati del nuovo Granducato di Toscana. Dal 1609 al 1637 è feudo di Cristina di Lorena, vedova di Ferdinando I, tornando quindi sotto la diretta giurisdizione dei granduchi.
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Montepulciano è definita 'la perla del '500', grazie alle numerose opere lasciate da importanti artisti e architetti del Rinascimento, quali Antonio da Sangallo, Vignola, Ippolito Scalza, Michelozzo. E' da segnalare il Palazzo dei Priori, una costruzione che presenta singolari analogie con il fiorentino Palazzo Vecchio, il Palazzo del Capitano del Popolo con il pozzo dei Grifi e dei Leoni, le Logge del Grano, Palazzo Avignonesi (del 1520) attribuito al Vignola, così come Palazzo Tarugi-Bernabei, mentre al Sangallo sono attribuiti i palazzi Gagnoni, Cervini, Contucci (quest'ultimo portato forse a compimento da Baldassarre Peruzzi), e ancora il Palazzo Cocconi-Paolini, la Piazza Grande e Palazzo Tarugi. Del Peruzzi è invece Palazzo Ricci. Degni di nota anche il trecentesco Palazzo Neri-Orselli, sede del Museo civico, Palazzo Benincasa e Palazzo Bucelli.
Fra gli edifici religiosi, il Duomo, iniziato nel 1594 su progetto di Ippolito Scalza, conserva al suo interno opere di Sano di Pietro, delle scuole di Andrea del Sarto e di Andrea Della Robbia. Di sicuro interesse anche San Francesco, Sant' Agostino, con la facciata marmorea rivisitata da Michelozzo, la Chiesa del Gesù, San Bernardo, su disegno di Andrea Pozzo, e Sant' Agnese, di impianto trecentesco. Capolavoro di Andrea da Sangallo resta la Madonna di San Biagio, isolata dal centro urbano, a pianta centrale, con l'alta cupola e un campanile rinascimentale di spiccata originalità. Del Sangallo sono anche la canonica e il pozzo; il travertino utilizzato per la costruzione viene dalla vicina Sant' Albino.
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Montepulciano Pictures |
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Montepulciano, uno scorcio panoramico della città |
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Montepulciano, una veduta della Chiesa della Madonna di San Biagio |
Montepulciano, uno scorcio di Piazza Grande |
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Montepulciano, Palazzo del capitano del Popolo |
Montepulciano, facciata incompiuta del Duomo |
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Montepulciano, il pozzo dei Grifi e dei Leoni |
Montepulciano, uno scorcio di Piazza Grande |
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Montepulciano, Porta delle Farine detta anche a Cagnano |
Montepulciano, Porta a Cagnano dentro le mura |
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Montepulciano, un vicolo del centro storico |
Montepulciano, il Palazzo comunale |
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Montepulciano, il Palazzo comunale |
Montepulciano, il Palazzo comunale |
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Montepulciano, il pozzo dei Grifi e dei Leoni |
Montepulciano, uno scorcio di Piazza Grande |
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Montepulciano, vista sulla val d'Orcia: in primo piano Pienza e sullo sfondo Montalcino |
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Montepulciano, vista sulla Valdichiana, sullo sfondo il lago Trasimeno |
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