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Gli abitanti si chiamano: sovicillini. |
Sovicille |
Il territorio comunale di Sovicille si estende, a sud-ovest di Siena, dalla Montagnola - che occupa quasi per intero - alla valle del fiume Merse, nella grande ansa del quale si inserisce, poco a nord-est di Monticiano. L'aspetto del paesaggio è quindi assai vario, prevalente mente boscoso nelle zone collinari della Montagnola e dei poggi che si susseguono verso sud - dal poggio di Siena Vecchia al poggio La Torretta - densamente coltivato nelle aree pianeggianti, collocate soprattutto tra Ampugnano e Orgia.
Il territorio di Sovicille vanta antichità di insediamento umano comprovato da vari ritrovamenti archeologici assai vari: dell'Età della Pietra a Personata, del Bronzo a Cetinale, a Partena, a monte Acuto, al poggio di Siena Vecchia. Reperti riferibili all'Età del Ferro sono venuti alla luce sempre nei dintorni di Cetinale, presso Rosia, ed ancora al poggio di Siena Vecchia. I ritrovamenti di epoca etrusca, oltre che a Bagnaia e Orgia, si sono avuti soprattutto nei dintorni di Rosia. Infine, resti di epoca romana appaiono concentrati fra Stigliano e Palazzone, oltreché presso Barontoli.
Sovicille, per la relativa vicinanza a Siena, non dovette forse mai sottostare a forti presenze feudali, e anzi appare abbastanza presto controllato dalla città anche nella parte di pertinenza dell'episcopato volterrano.
Le
numerosissime testimonianze di architetture civili e fortificate
riferibili ai secoli del Basso Medioevo sembrano piuttosto indicare la
presenza di piccoli signori ed una diffusa organizzazione in comunelli
rurali. L'interesse della città verso la zona di Sovicille è provato anche dall'organizzazione, nel Duecento, di una serie di mulini lungo il corso della Merse; il Molino del Pero - resta una poderosa torre -presso Brenna, il Molino di Serravalle, il Molino del Palazzo.
Il castello destinato a raggiungere nel territorio una posizione preminente fu decisamente Sovicille. La prima notizia che lo riguarda sembra essere del 1004 e nei suoi pressi passava il confine tra le Diocesi di Siena e di Volterra, ma alla prima sempre appartenne. Nel 1237-1238 si ha la prima notizia dell'esistenza in Sovicille di una comunità, la nomina del cui rettore avveniva in accordo con le autorità senesi.
Nei
decenni successivi il castello appare controllato da alcuni signori
locali (Arnolfo di Daniello e poi i Lombardi), ma negli ultimi anni del
secolo e nei primi del successivo furono redatti nuovi statuti, oggi
perduti. Tra il 1313 e il 1333 fu devastato dalle soldatesche imperiali
e da quelle pisane, tanto che il suo territorio, verso la metà del
Trecento appare assai degradato dal punto di vista idrologico e notevole
ne risulta il calo demografico. Tuttavia nel 1365 il castello fu
restaurato sì da poter sopportare un assalto delle truppe fiorentine,
come ancora avvenne nel 1391, al tempo della guerra di Firenze contro i
Visconti e Siena. Le mura del castello furono di nuovo restaurate nel
1479 subendo ancora inevitabili danni durante la guerra di Siena. Varie costruzioni, all'interno delle mura, conservano più o meno palesemente strutture medioevali: tra queste si evidenzia la grande costruzione che chiude il lato est della piazza, ove si aprono varie finestre ad arco tondo o architravate. Sovicille, già avanti la metà del Trecento, era stata eletta a sede di un vicariato del quale, nel 1383, il notaio Giovanni di Piero del Tura redasse gli statuti.
Nell'ambito organizzativo dello Stato di Siena al tempo di Cosimo I,
Sovicille figura capoluogo di podesteria assieme a Pari. |
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Da comune a prevalente economia rurale, Sovicille si è trasformato in questi ultimi anni dando ampio spazio anche all'industria e all'artigianato. Nel settore dell'industria assume particolare interesse l'attività estrattiva del cosiddetto marmo di Siena o 'broccatello', conosciuto fin dal Medioevo. Notevole impulso ha avuto anche negli ultimi anni l'attività turistica, con una crescente offerta agrituristica. In linea con la necessità di sviluppare ogni forma di tutela e di salvaguardia ambientale è nato a Orgia il Museo del bosco, che ha sede in un vecchio fienile restaurato contenente anche documentazione sulla civiltà contadina: attrezzi, foto, disegni e materiale audiovisivo. Ma il vero museo è fuori, lungo gli itinerari che documentano la flora e i vari aspetti della presenza umana nel tempo.
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Sovicille Pictures |
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Sovicille |
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Sovicille, uno scorcio del Castello |
Sovicille, la Chiesa di San Lorenzo |
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Sovicille, uno scorcio del Castello |
Sovicille, la Pieve di San Giovanni Battista, detta Pieve di Ponte allo Spino (1189) |
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Sovicille, uno scorcio della Pieve di San Giovanni Battista |
Sovicille, uno scorcio della Pieve di San Giovanni Battista |
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Sovicille, Pieve di San Giovanni Battista, i resti del chiostro |
Sovicille, Pieve di San Giovanni Battista, il campanile |
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Sovicille, il medioevale Ponte della Pia |
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