|
Gli abitanti si chiamano: sinalunghesi. |
Sinalunga |
|
La
Tabula Peutingeriana, tra le mansiones del tratto iniziale
dell'importante diramazione per Siena della via Cassia Adrianea, indica
il toponimo Ad Mensulas, nel quale è da riconoscere l'attuale località
"Pieve di Sinalunga". Ancora nel Medioevo, in un privilegio di Federico
II, del 1220, che si riferisce allo scomparso castello de "La Ripa", che
sorgeva nei pressi della pieve, si parla di un "castrum de Ripis,
quod antiquitus dicebatur Mensolis". La mansio della strada romana,
il cui toponimo ricorda i brevi ripiani {mensulae) su uno dei quali poi
si formerà il Castello di Sinalunga, doveva trovarsi, più esattamente,
ove oggi è il Cimitero di San Niccolo, luogo che nel Medioevo ospitò la
chiesetta di "Sancti Nicolai de Ripis".
|
Le più antiche notizie che fanno menzione del "Castello di Asinalonga" risalgono al XII secolo e ci presentano la località tra i possedimenti dei conti Scialenghi. Questi, a loro volta, già nel 1175, riconobbero l'alta sovranità senese, obbligandosi ad offrire il tradizionale cero annuale a titolo di sudditanza. Per la sua posizione marginale, ai confini del contado, il castello fu spesso al centro di episodi bellici, sia perché assediato da eserciti nemici (ad esempio dai fiorentini nel 1253), sia perché divenne ricetto di fuorusciti e di ribelli. Nel Trecento, dopo che all'inizio del secolo era stata occupata da Deo Tolomei, in guerra con la sua città, "Asinalonga" conobbe un periodo di relativo sviluppo, promosso da una serie di iniziative in suo favore deliberate dalla Repubblica di Siena. Diventò sede di un vicariato, furono restaurate le sue mura e il cassero e vennero intraprese opere di sistemazione idraulica nel suo distretto, facente parte della Val di Chiana.
Nel
1399, al tempo della dedizione di Siena a Gian Galeazzo Visconti, il
castello fu ceduto a questi, che vi innalzò una rocca bastionata. Nel
1553 passò ai Medici, essendo stata una delle prime "terre" dello Stato
senese conquistate dall'esercito imperiale nella "guerra di Siena".
|
Posta
su un'altura che domina la Valdichiana, Sinalunga è oggi un importante
centro agricolo-artigianale, con un abitato che ha conosciuto una forte
espansione a partire dal XVIII secolo, in concomitanza con la redenzione
agraria del territorio chianino. Di qui le frequenti inserzioni barocche
e neoclassiche, che riflettono una intensa e vivace attività edilizia
settecentesca, legata alla nuova economia locale trasformata dalle
bonifiche della pianura. Nella parte più antica del paese è ancora
individuabile l'andamento delle mura medioevali, delle quali restano
anche dei tratti con alcune torri assai rimaneggiate.
La Collegiata di San Martino, ad un'unica navata, con pianta a croce latina e cupola all'innesto del transetto, accoglie notevoli opere d'arte quattro-cinquecentesche: tavole del Sodoma e di Benvenuto di Giovanni, una Deposizione di Girolamo del Pacchia, un Crocifisso ligneo del Cinquecento, un tondo attribuito allo pseudo Pier Francesco Fiorentino e due tele seicentesche di Francesco e Nicola Nasini.
Appartennero per lo più alla consorteria degli Scialenghi anche gli altri castelli che nel Medioevo punteggiavano le colline del territorio che oggi forma il comune di Sinalunga. Alcuni di essi sono scomparsi (come il castello "La Ripa"), altri costituiscono le principali frazioni del comune (come Bettolle, Scrofiano, Farnetella) ed hanno conservato l'aspetto del fortilizio solo nella conformazione urbana dei vecchi nuclei.
Numerosissimi
sono i reperti di epoca etrusca raccolti nel territorio di Sinalunga ed
esposti oggi nell'Antiquarium di via Curtatone. |
|
L'arresto di Garibaldi
Nel 1867 a Sinalunga, nel Palazzo
Agnolucci, venne arrestato Garibaldi, rientrato in Italia dopo la sua
partecipazione al Congresso della Pace a Ginevra dove aveva sostenuto la
decadenza del potere temporale dei papi.
|
|
|
|
|
Sinalunga Pictures |
|
|
Sinalunga |
|
|
|
Sinalunga, una veduta panoramica |
Sinalunga, una veduta panoramica |
|
|
|
Sinalunga, uno scorcio di Piazza Garibaldi |
Sinalunga, uno scorcio di Piazza Garibaldi |
|
|
|
Sinalunga, la Collegiata di San Martino |
Sinalunga, la Collegiata di San Martino e il Municipio |
|
|
|
Sinalunga, la sede municipale |
Sinalunga, il seicentesco Oratorio della Madonna della Neve |
|
|
|
Sinalunga, campanile della Collegiata di San Martino |
Sinalunga, Chiesa di Santa Croce |
|
|
|
Sinalunga, il trecentesco Palazzo Pretorio |
Sinalunga, Palazzo Pretorio |
|
|
|
Sinalunga, la fonte del Castagno (1265) |
Sinalunga, uno scorcio della cittadina |
|
|
|
Sinalunga, un passaggio dell'antico borgo |
Sinalunga, un passaggio del centro storico |
|
|
|
Sinalunga, un scorcio del centro storico |
Sinalunga, la fonte del Fossatello (1604) |
|
|
|