I
mammiferi attuali contano circa 5000 specie ripartite in 2
sottoclassi: Prototeri e Terii; questi ultimi sono suddivisi in due
superordini distinti (Marsupiali ed Euteri). I Prototeri riuniscono
le forme, ovipare, che hanno conservato un'organizzazione più
primitiva, più simile a quella dei Rettili; contano appena 3 specie
riunite nell'unico ordine dei Monotremi. Ai Marsupiali afferiscono
circa 280 specie vivipare riunite in 4 ordini, diffusi
prevalentemente in Australia, Nuova Guinea e Sudamerica. La
stragrande maggioranza delle specie attuali è compresa negli Euteri,
o mammiferi. superiori; la caratteristica principale di questo
gruppo è rappresentata dal fatto che il feto si sviluppa interamente
all'interno del corpo materno, grazie alla formazione di una
placenta allantoidea: per questo motivo gli Euteri sono indicati
anche col nome di Placentati.
I mammiferi, comprendono forme molto
varie quali i canguri, i pipistrelli, i topi, i gatti, i cani, i
cavalli, le pecore, i cervi, i leoni, gli elefanti, le balene, le
foche, le scimmie, l'uomo, e molte altre forme viventi, oltre ad un
elevato numero di specie e di ordini estinti.
Le dimensioni sono estremamente variabili: alcuni pipistrelli
raggiungono una lunghezza complessiva, anche inferiore a 5 cm e un
peso di appena qualche grammo, altri: la balena azzurra può arrivare
oltre i 30 metri di lunghezza e raggiungere un peso variabile tra le
120-130 tonnellate, è il più grande animale conosciuto.
Animali tipicamente tetrapodi (4 zampe
o in numero di due paia, ad eccezione dei Cetacei e dei Sirenidi che
mancano degli arti posteriori, si sono differentemente sviluppate e
conformate), hanno la pelle variamente conformata, di norma sottile,
provvisto di numerose ghiandole sebacee, sudoripare, odorifere e
mammarie (o mammella).
Nella quasi totalità delle specie il corpo è ricoperto di peli,
strutture esclusive di questi animali, di costituzione molto varia e
che di solito formano una pelliccia.
Esteriormente, il corpo della maggior parte di questi animali è
chiaramente distinguibile in capo, tronco ed appendici.
Il capo di solito presenta un lungo
muso e generalmente è grande in confronto al resto del corpo. La
bocca è contornata da labbra carnose e munita di un numero definito
di denti (fino a 56 nei Marsupiali) che si impiantano in alveoli
sulla mascella e sulla mandibola ; lo spiccato differenziamento dei
denti, in forma e dimensioni, nelle varie sedi delle arcate
dentarie, rispecchia una loro specializzazione funzionale; infatti,
nella maggior parte dei mammiferi sono individuabili quattro tipi di
denti: gli incisivi, impiantati anteriormente, atti a mordere e a
tagliare; i canini lunghi e appuntiti, capaci di afferrare e
perforare; i premolari ed i molari che presentano la corona
conformata per la triturazione del cibo.
Generalmente i denti sono a crescita definita, però in alcuni
mammiferi esistono denti a crescita continua nei quali il dente si
consuma nella sua porzione libera mentre si accresce alla base: p.
es. denti dei Roditori.
Gli occhi sono di norma protetti da
due palpebre mobili, una superiore e l'altra inferiore, con ciglia
sui margini.
I padiglioni auricolari sono
normalmente ben sviluppati e mobili, atti a raccogliere le onde
sonore.
I mammiferi sono animali a sessi
separati, con un dimorfismo sessuale che in parecchi casi è
veramente notevole; in genere i maschi presentano caratteri
esteriori marcatamente evidenti, come barbe e criniere, corna più
grandi, mantello più vistoso, voce più grossa, ecc.
I mammiferi sono vivipari, cioè
partoriscono figli vivi, ad eccezione dei Monotremi che sono
ovipari; la fecondazione è sempre interna.
Nella maggior parte dei mammiferi
l'attività riproduttiva è ciclica e regolata da ormoni; le femmine
presentano periodi di attività sessuale (estro) che di solito cadono
in primavera o in inverno, in rapporto con la maturazione dei
follicoli ovarici, alternati a periodi di inattività (anestro).
Parecchie specie si riproducono una sola volta all'anno, alcune più
di una. Dopo la nascita i piccoli necessitano di particolari cure
per un periodo di tempo molto vario ( Cure parentali).
Gli attuali mammiferi occupano
praticamente quasi tutti gli habitat disponibili a tutte le
latitudini del nostro pianeta; nella stragrande maggioranza vivono
sulle terre emerse ma non sono pochi quelli che conducono vita
acquatica (Cetacei, Sirenidi, Pinnipedi, ecc.); alcuni sono capaci
di un vero e proprio volo (Chirotteri), altri invece realizzano un
volo planato (diversi Marsupiali, Roditori e Dermotteri). Moltissime
specie vivono sul suolo, molte sono arboricole, parecchie sono
ipogee.
L'alimentazione è estremamente varia. Gli Ungulati e la maggior
parte dei Roditori si nutrono esclusivamente o prevalentemente di
sostanze vegetali (erbe, foglie, ramoscelli, corteccia, semi,
frutti, polline, nettare). Numerose specie si nutrono di altri
animali: i Felidi e i Mustelidi sono carnivori, i Pinnipedi e i
Cetacei Odontoceti si cibano prevalentemente di pesci; i Talpidi, i
Soricidi e parecchi piccoli pipistrelli sono essenzialmente o
esclusivamente insettivori. Alcuni mammiferi hanno un regime misto e
si alimentano sia di sostanze animali che vegetali.
I mammiferi comunicano tra loro
mediante vari tipi di segnali, olfattori, visivi, vocali, acustici,
tattili, ecc. ; tali segnali sono maggiormente sviluppati in quelle
forme che vivono in gruppi sociali. Diverse attività, in particolare
quelle sessuali, sono frequentemente associate a segnali di natura
chimica (feromoni) rappresentati dal secreto delle già menzionate
ghiandole odorifere; è attraverso questo meccanismo che in molte
specie avviene il riconoscimento della propria prole o dei membri
del proprio gruppo familiare. Molti utilizzano le espressioni
facciali, la posizione del corpo, delle orecchie e della coda,
l'esposizione di parti colorate, come segnali visivi per esprimere
irritazione, paura, eccitazione, ecc. Parecchi sfruttano la propria
voce per trasmettersi informazioni aventi diversi significati:
segnalare un pericolo, intimidire eventuali nemici, mantenere la
coesione all'interno di un branco, favorire l'incontro di maschi e
femmine per l'accoppiamento, localizzare i genitori o la prole.
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